martedì 27 dicembre 2011

FONDI EMERGENZA: PELINI, ''A NOI SI CHIEDONO SACRIFICI E SGE PROSCIUGA RISORSE''

 (ANSA) - L'AQUILA, 27 DIC - "A NOI SI CHIEDONO SACRIFICI, MENTRE LE STRUTTURE COMMISSARIALI CONTINUANO A PROSCIUGARE RISORSE CHE VENGONO SOTTRATTE ALL'EMERGENZA E ALLA RICOSTRUZIONE". 

QUESTO IL COMMENTO DELL'ASSESSORE ALL'ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE FABO PELINI A MARGINE DEL CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO SUL PROBLEMA DEI FONDI PER L'EMERGENZA. 

"SIA LA STRUTTURA DI GESTIONE DELL'EMERGENZA CHE LA STRUTTURA TECNICA DI MISSIONE - HA PROSEGUITO PELINI - HANNO COSTI ELEVATISSIMI PER LE SPESE RELATIVE AL PERSONALE E AI LORO MILLE CONSULENTI. BASTI PENSARE CHE SOLO LO STIPENDIO DEL VICE COMMISSARIO CICCHETTI AMMONTA A 230MILA EURO L'ANNO E CHE, APPENA QUALCHE MESE FA, IL COMMISSARIO CHIODI HA LIQUIDATO UN'INDENNITA' AGGIUNTIVA DI 30MILA EURO, CHE SI AGGIUNGE ALLO STIPENDIO ORDINARIO, AL COORDINATORE DELL'SGE ROBERTO PETULLA'. PER I COMUNI INVECE, E IN PARTICOLARE PER QUELLO DELL'AQUILA, CHE SOSTIENE I MAGGIORI CARICHI DI LAVORO, E PER LA PROVINCIA, SI TAGLIANO I FONDI.

Sulmona: per il sindaco Federico il sovraffollamento delle carceri crea sviluppo!



Comunicato Stampa:

 L'evento odierno degli stati generali del territorio per la difesa del tribunale di Sulmona è stata un'iniziativa importante, che auspichiamo si ripeta anche per altre vertenze territoriali, soprattutto per la situazione del lavoro.

 Tuttavia segnaliamo due note stonate: non aver dato parola ai comitati cittadini, che avrebbero potuto arricchire il dibattito in modo importante, e soprattutto la figuraccia del sindaco Federico, il quale parlando del super carcere come una ricchezza per il territorio dato l'afflusso dei parenti dei detenuti, ha in pratica auspicato il suo sovraffollamento,

mercoledì 14 dicembre 2011

PESCASSEROLI: INACCETTABILE CHIUSURA SERVIZIO AMBULATORIALE SALUTE MENTALE


Nell'indifferenza generale la ASL 01 L'Aquila sopprime il Servizio Ambulatoriale di Salute Mentale e il Servizio di Psichiatria del Distretto Sanitario di Pescasseroli.

Il servizio si articolava in due prestazioni mensili presso il Distretto Sanitario di Pescasseroli, con un Dottore Psichiatra e un Infermiere, dando assistenza a molti pazienti residenti nell'Alto Sangro.

Ancora una volta si colpisce un territorio già fortemente penalizzato dai tagli nel settore sanitario e si impoveriscono le condizioni di vita dei cittadini che risiedono nelle aree interne della nostra regione.

lunedì 12 dicembre 2011

RIFONDAZIONE COMUNISTA AL PRESIDIO DEI SINDACATI IN SCIOPERO, PERCHE' UN'ALTRA MANOVRA E' POSSIBILE




La federazione provinciale dell'Aquila di Rifondazione Comunista ha sostenuto lo sciopero generale odierno portando la propria presenza al presidio davanti la prefettura dell'Aquila.


Sostenere lo sciopero è doveroso, poiché la manovra di Monti è recessiva e aliena da qualsiasi principio di equità, fa pagare la crisi del capitalismo finanziario solo a lavoratori, pensionati e giovani, mentre non tocca realmente gli speculatori, gli evasori e le banche. A L'Aquila nel territorio provinciale il costo della manovra sarà ancora più pesante, nel cratere per le conseguenze del terremoto e complessivamente per l'assenza di misure importanti a sostegno del lavoro.

Un'altra manovra è possibile. Le nostre proposte alternative sono chiare e praticabili da subito:

sabato 10 dicembre 2011

MASSIMO ROSSI a L'Aquila per il Regolamento della partecipazione


Mercoledì 14 dicembre alle ore 17:00 presso la sala conferenze - settore ambiente del Comune - v.le Aldo Moro n. 30, si svolgerà l'incontro conclusivo di presentazione del Regolamento comunale della partecipazione, promosso da Fabio Pelini, assessore comunale alla ricostruzione partecipata per Rifondazione Comunista.

In vesta di esponente della Rete Nuovo Municipio (associazione promotrice di esperienze di democrazia partecipativa), sarà presente all'incontro MASSIMO ROSSI, attualmente portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, già sindaco di Grottammare e presidente della provincia di Ascoli Piceno, esperienze amministrative fortemente innovative sul terreno della partecipazione civica e della democrazia diretta.

Le cittadine e i cittadini sono invitati alla partecipazione!

lunedì 14 novembre 2011

Circolo "Alfonsina Casamobile": Goffredo Juchich nuovo segretario

Si è svolto presso la sede del Partito della Rifondazione Comunista dell'Aquila il congresso del circolo "Alfonsina Casamobile".

L'assemblea congressuale dopo aver affrontato il dibattito sulle mozioni nazionali ha discusso delle questioni più importanti della situazione cittadina: Ricostruzione, situazione del lavoro nel nostro territorio, prossime elezioni comunali.

Si è infine proceduto alla elezione di un direttivo comunale e del segretario. Goffredo Juchich, 35 anni, operatore sociale, attualmente consigliere per il nostro partito nella settima circoscrizione del comune dell'Aquila, già consigliere della circoscrizione L'Aquila centro e coordinatore provinciale dell'Unione degli Studenti, ha assunto l'incarico di segretario del circolo.

Rifondazione Comunista Valle Peligna: ripartire dai beni comuni e dai movimenti


Si è svolto ieri nella sala Mazara del comune di Sulmona il congresso del circolo territoriale della Valle Peligna di Rifondazione Comunista.

L'evento ha visto la partecipazione di diversi esponenti locali dei comitati per l'ambiente, per l'acqua bene comune, per la difesa della sanità pubblica e dei GAS (Gruppi di Acquisto Solidale), oltre che di rappresentanti dei partiti dei Comunisti Italiani, Sinistra Ecologia e Libertà e  Italia dei valori.

Rifondazione Comunista accoglie pienamente la proposta emersa nel corso del dibatto di trovare un spazio comune dove poter superare le diverse appartenenze e mettere insieme dal basso i percorsi che uniscono tutti questi movimenti e forze politiche, percorsi incentrati sulla difesa dei beni comuni quali lavoro, ambiente, sanità pubblica, istruzione, cultura. Per questo proponiamo di chiamare questo progetto "la casa dei beni comuni",

mercoledì 9 novembre 2011

Rifondazione a congresso, e in festa!



CONGRESSI DI RIFONDAZIONE COMUNISTA:

Sabato 12 novembre
ore 16:30, via Pascoli 11, L'Aquila
Congresso del circolo PRC L'Aquila

Domenica 13 novembre
ore 16:30, sala Mazara, comune di Sulmona, via Mazara
Congresso del circolo PRC Valle Peligna

Giovedì 17 novembre
ore 17:00, c/o circolo Arci, piazza Umberto 5, Luco dei Marsi
Congresso del circolo PRC Marsica

Sabato 19 novembre
ore 9:00, auditorium CGIL L'Aquila, via Saragat
Congresso provinciale di Rifondazione Comunista
ore 16:30, via Pascoli 11, L'Aquila
Festa di inaugurazione della nuova sede e presentazione del libro "Non è che l'inizio: vent'anni di Rifondazione Comunista" insieme all'autore RAUL MORDENTI

martedì 8 novembre 2011

Centrale Power Crop: oggi vinta una battaglia


L’approvazione della risoluzione presentata dall’opposizione è una vittoria della mobilitazione democratica. Ma non bisogna abbassare la guardia. Oggi si è vinta una battaglia non la guerra.

Di fronte alla folta delegazione marsicana il PDL non ha potuto votare contro una risoluzione che impegna alla sospensione di un procedimento autorizzativo e a chiedere al Comitato VIA (Valutazione d'Impatto Ambientale) di riesaminare il progetto alla luce degli elementi nuovi sollevati dai Comuni, dai cittadini e dagli stessi consiglieri regionali.

Gli argomenti del capogruppo Venturoni non possono che preoccupare.

giovedì 3 novembre 2011

CENTRALE POWERCROP: GIUNTA E PDL NON CERCHINO SCUSE


Questa mattina abbiamo audito in II commissione l’assessore Di Dalmazio sulla questione della mega-centrale a biomasse Powercrop di Avezzano che vede giustamente contrari enti locali interessati, organizzazioni del mondo agricolo, associazioni e la stragrande maggioranza della popolazione dell’area interessata.

La seduta ci ha dato l’occasione di illustrare all’assessore competente le ragioni della risoluzione che sarà posta in votazione nella prossima seduta del Consiglio Regionale convocata per l’8 novembre.

Con la risoluzione chiediamo alla Giunta di sospendere il procedimento autorizzativo e di richiedere al Comitato VIA di riesaminare la questione.

mercoledì 26 ottobre 2011

Servizi sociali: regole certe nelle gare d'appalto


I servizi sociali e i lavoratori del terzo settore nel nostro territorio stanno vivendo una fase delicatissima caratterizzata dai drastici tagli che il governo e la regione stanno operando ai danni dell’assistenza alla disabilità, ai minori e agli anziani. 

In questo difficile contesto gli operatori sociali delle cooperative chiedono con forza che le risorse a disposizione vengano gestite nella maniera più trasparente e proficua nell’interesse dell’utenza e per mantenere almeno gli attuali livelli occupazionali. Le gare per l’assegnazione dei servizi devono essere pensate per garantire che solo soggetti sani, di grande professionalità e con una solida storia di mantenimento degli impegni contrattuali nei confronti dei lavoratori possano prendere in carico le convenzioni. 

Vi è , inoltre, la necessità di prevedere in fase di elaborazione dei bandi le norme che obblighino tutti al rispetto del Contratto Collettivo Nazionale delle Cooperative sociali e rendano automatici con le stesse condizioni retributive i riassorbimenti di personale in caso di cambio di gestione del servizio. 

martedì 18 ottobre 2011

Risoluzione contro metanodotto SNAM: una vittoria popolare

L’approvazione in Consiglio Regionale della risoluzione sul metanodotto SNAM rappresenta una importante vittoria dei comitati e degli enti locali.

L’incessante lavoro di sensibilizzazione e mobilitazione dal basso (e forse la probabilità di elezioni politiche) ha costretto dopo tanti tentennamenti e rinvii il PDL a esprimersi contro.

Si tratta di un importante passo in avanti perché la risoluzione dice chiaramente che “non sussistono le condizioni per la espressione di un parere favorevole della Regione nell’ambito della intesa stato-Regione” e perché impegna il presidente Chiodi 

domenica 9 ottobre 2011

Interrogazione a Chiodi su chiusura della mensa della Facoltà di Lettere e filosofia

La chiusura della mensa a Bazzano è un fatto grave che mostra quanta poca attenzione la Regione dimostri nei confronti dell’università e dei suoi studenti. Spero che la presentazione di un’interrogazione possa servire almeno a ricordare al presidente Chiodi che tra i compiti della Regione c’è anche quello di garantire il diritto allo studio, in particolar modo in una città che vede nell’università la principale risorsa per la rinascita post-terremoto.

Colpisce anche il silenzio e la latitanza della Giunta Regionale e degli stessi esponenti regionali del centrodestra aquilano di fronte alla denuncia sollevata dal preside della Facoltà di Lettere e Filosofia e dagli studenti dell'UDU.

venerdì 7 ottobre 2011

Assistenza alla popolazione, Governo e commissari sottovalutano i problemi dei cittadini

Le competenze in materia di assistenza alla popolazione non sono ancora state trasferite al Comune dell’Aquila. L’ordinanza di presidenza del Consiglio dei ministri che avrebbe dovuto sancire il trasferimento, la cui firma era prevista per ieri, è stata sospesa su richiesta del ministero dell’Economia e delle finanze.
Da tempo eravamo in attesa dell’ordinanza, che avrebbe finalmente portato le competenze in capo al Comune dell’Aquila, mettendolo nelle condizioni di poter dare risposte adeguate ai cittadini e facendo chiarezza sul quadro delle competenze e delle risorse.
Con grande sorpresa e qualche perplessità abbiamo invece appreso che il Mef ha chiesto di sospendere la firma dell’ordinanza,

ASSEMBLEA PUBBLICA: VERSO E OLTRE IL 15 OTTOBRE

L'AQUILA LUNEDI' 10 OTTOBRE ore 17:00 
ex asilo occupato, viale duca degli abruzzi

ASSEMBLEA PUBBLICA: VERSO E OLTRE IL 15 OTTOBRE

interviene il compagno
FRANCESCO PIOBBICHI

Autobus da L'Aquila per il 15 ottobre: 3336367616

15 ottobre, manifestazione europea e internazionale contro l'austerity e l'Europa delle banche, per la democrazia reale e la giustizia sociale

lunedì 3 ottobre 2011

Inaugurazione resort del campo golf di Preturo: uno schiaffo alla condizione della città


L’inaugurazione in pompa magna del resort del campo di golf di Santi di Preturo, alla presenza delle massime autorità dello Stato e locali, fa a cazzotti con la realtà del territorio comunale aquilano, dove imperano disagio e precarietà, a tutti i livelli.
Sembra che la nostra città sia diventata come una sorta di Stato africano dove vengono edificati complessi turistici fantascientifici e dove, a pochi passi, sorgono case provvisorie e vivono persone in condizioni molto difficili.
E’ stata anche l’occasione per sfornare notizie su progetti altisonanti di cabinovie e strutture di spessore per favorire il trasporto e il turismo invernale d’elite. Nel giro di pochi giorni, da autorevoli esponenti del Governo o vicini al Governo abbiamo sentito parlare di cabinovie, di cremagliere che vanno dall’Aquila a Campo Felice, di impianti similari e così via. Il tutto, per una spesa che supererebbe abbondantemente il miliardo di euro.

sabato 1 ottobre 2011

Sulmona: nel nuovo monumento alle forze armate celebrate le campagne dell'imperialismo fascista

Il Partito della Rifondazione Comunista di Sulmona ritiene vergognoso che all'interno del nuovo monumento dedicato alle forze armate, sito in piazza Tresca, sia stata apposta una targa nella quale vengono celebrate, tra le guerre sostenute dell'esercito nazionale, anche le guerre volute da Mussolini in nord Africa e in Russia.

Tale monumento  fa credere che ci sia una continuità storica di valori tra le forze armate dell'Italia risorgimentale, quelle della dittatura fascista e quelle attuali. Riteniamo pertanto che la targa vada rimossa e sostituita, cancellando dunque la celebrazione dei conflitti sciagurati dell'imperialismo fascista. 

Più in generale riguardo le celebrazioni militariste, riteniamo che non si debba dimenticare

giovedì 22 settembre 2011

FONDI GIOVANARDI: OCCORRE LA MASSIMA CHIAREZZA


Pochi giorni fa siamo stati oggetto di scomunica da parte dell'Arcivescovo Molinari per aver sollevato fondate critiche in merito alla vicenda della casa dello studente e in generale verso alcune scelte della Curia aquilana sulla ricostruzione.

Evidentemente la nostra battaglia per la legalità e la trasparenza ha fondati motivi se, come oggi si apprende dalla stampa, ci troviamo di fronte a ulteriori inchieste ed arresti.

Le ipotesi di reato,

sabato 17 settembre 2011

Solidarietà a Enrico Perilli

Interveniamo nel merito della risposta/polemica, apparsa sul foglio diocesano e ripresa dagli organi di stampa cittadini, firmata dal vescovo monsignor Molinari e dal parroco della parrocchia universitaria Don Epicoco, nella quale si fanno chiarissime allusioni all'operato del nostro rappresentante in  consiglio comunale dell'Aquila Enrico Perilli a cui esprimiamo la nostra solidarietà.

Rifondazione Comunista si batte per la legalità e la trasparenza e non si fa intimidire dai poteri forti e respinge ogni campagna diffamatoria e farisea.

Il "male oscuro" della ricostruzione non è la richiesta di  trasparenza che viene dalla cittadinanza, dai comitati e da partiti come il nostro, ma il quadro di connivenze e complicità che si sono create tra potentati locali e regionali e cricche nazionali per spartirsi la torta ai danni degli aquilani.

La casa dello studente è stata realizzata con denaro pubblico (non di Formigoni o di CL) e la sua gestione andava affidata all'azienda per il diritto allo studio come prevedeva il protocollo d'intesa.

Nessuna legge né protocollo prevede che le case dello studente siano gestite dal Comune ma dalle Aziende regionali per il diritto allo studio e l'accesso va sottoposto alle graduatorie previste.

Il vescovo Molinari avrebbe dovuto levare la sua voce per condannare la nomina a commissario di persona condannata dalla Corte dei Conti per "culpa in vigilando" sulla Perdonanza non per attaccare un giovane consigliere che difende la sua comunità.

Sulla scia delle parole di Epicoco, anche noi potremmo dire che esistono due filoni ben distinti all'interno della Curia aquilana: l'azione di chi è vicino ai più bisognosi, non solo tra i fedeli ma anche tra chi è praticante di un altro credo religioso (il riferimento è alla questione del tendone/moschea), e l'azione di chi invece si dedica agli affari della ricostruzione gestendo donazioni con atteggiamento da conquistatore crociato.

Molto ci sarebbe inoltre da dire sull'amministrazione dei beni della Curia, ad esempio sul particolare riguardo avuto dalla Protezione Civile nei confronti dei suoi terreni, preferendo l'esproprio dei terreni dei piccoli proprietari, o più direttamente sull'operato dell'Istituto per il sostentamento del clero, nei confronti del quale nostri rappresentanti istituzionali nel recente passato hanno avuto degli aspri confronti riguardo la possibilità di ospitare delle abitazioni provvisorie in alcuni terreni della Curia, terreni negati dall'Istituto con palese indifferenza rispetto ai bisogni di quel momento drammatico.

Ci auguriamo che almeno questa volta ci arrivi una risposta nel merito delle questioni sollevate piuttosto che minacce di punizione divina o simili reazioni scomposte.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC
Marco Fars, segretario regionale PRC

da www.ilcapoluogo.com

San Carlo Borromeo: la diocesi risponde alle critiche

Sul quindicinale ‘Vola’ la riflessione dell’arcivescovo e la lettera aperta di don Epicoco
San Carlo Borromeo: la diocesi risponde alle critiche


L'Aquila, 17 set 2011 - Parla di ‘male oscuro’ che blocca la città l’arcivescovo nella riflessione pubblicata sul nuovo numero del quindicinale diocesano ‘Vola’: «Con questa parola (male oscuro n.d.r.) indico tutti quei fenomeni di assurda lotta politica e ideologica che spesso uccidono le iniziative più belle. Ci sono alcuni che quando fanno guerra alla Residenza S. Carlo dicono che si battono per motivi di giustizia, di legalità, di attenzione agli studenti meno garantiti. Un’enorme bugia!».

Ricorda, poi, lo spirito con cui venne realizzata la casa per gli studenti: «Di fronte all’impossibilità dei vari enti (Regione, Provincia, Comune, Università) di dare la disponibilità di un terreno, l’Arcidiocesi ha dato questa disponibilità pensando solo al bene della nostra Università, della città e, soprattutto, dei giovani universitari. Ci siamo confrontati con i vari enti, abbiamo sentito il parere degli esperti di diritto e, in ottantasette giorni, la Residenza Universitaria S. Carlo Borromeo è diventata una realtà». L’arcivescovo continua poi la sua riflessione ricordando la gioia di tutti il giorno dell’inaugurazione: «Ricordo la gioia di tutti (Presidente della Regione Lombardia, Presidente della Regione Abruzzo, Presidente della Provincia dell’Aquila, Sindaco dell’Aquila) e tanti altri presenti in quel 4 novembre 2009 (Festa di S. Carlo), all’inaugurazione della struttura, che offre alloggio a centoventitré studenti e le cui sale studio (modernamente attrezzate) sono aperte a tutti i giovani, anche ai non residenti».
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Anche il Sindaco condivise la scelta di far gestire la casa alla Curia: «Meno male che voi, come Diocesi, vi occupate della gestione. Altrimenti il Comune come avrebbe potuto fare?». L’arcivescovo, infine, conclude con un pensiero indirizzato a tutti quelli che contrastano le opere della Chiesa aquilana: «La Chiesa dell’Aquila, che non percepisce nessun vantaggio economico da questa iniziativa, continuerà a occuparsi con concreta solidarietà dei giovani…La Chiesa dell’Aquila, si fermerà, solo quando qualcuno, con leggi assurde ed accecato dall’ideologia, deciderà di bloccare con la forza questa vita che sboccia. Ma chi ucciderà questa vita e questa speranza ne risponderà davanti alla storia. E un giorno davanti a Dio!».

Il parroco della parrocchia universitaria di S. Giuseppe, Don Epicoco, nella lettera aperta «Non è tutto ‘loro' quello che luccica» stigmatizza l’atteggiamento di chi vuole ricostruire la città sui giornali: «L’impegno della ricostruzione è diviso in due filoni ben distinti: il primo filone pensa di contribuire alla ricostruzione a colpi di comunicati stampa, il secondo filone, invece, rimboccandosi le maniche. Tutti riescono a capire, senza nessun mio aiuto, che il primo filone è fatto da quella gente che vive cercando il consenso, cercando il facile applauso, cercando di crearsi una credibilità denigrando gli altri. Questa gente ha bisogno della polemica, ha bisogno della retorica, ha bisogno di farsi crescere la barba per poter sedere magari in un consiglio comunale autoconvincendosi di essere il baluardo della legalità e del cambiamento, perdendosi però una cosa molto semplice: “la realtà”.

Dopo aver ricordato la situazione difficile di tanti studenti per cui sarebbero necessari tante case San Carlo per far fronte alle loro esigenze, don Epicoco ricorda come la residenza universitaria sia aperta a tutti: «Oggi la San Carlo è un luogo pubblico, gratuito, aperto a tutti cattolici e non, aperto anche a coloro che fanno i sit in nelle facoltà ma poi ci chiedono di rimanere a studiare sin dopo la chiusura perché non hanno dove studiare».

Ricordando come oggi la nostra città non abbia bisogno di polemiche ma di gente che si impegni, don Epicoco conclude: «Noi non ne abbiamo bisogno (di polemiche e di visibilità) perché viviamo di altre priorità e soprattutto in cima ad esse ci sono le persone. Noi non abbiamo bisogno di rimanere iscritti fino a 30 anni all’università per poterci inserire nelle lobby di potere dei partiti o per avere assunzioni dirette dall’Università stessa ed affini. Noi non abbiamo bisogno di allearci con il consigliere comunale o regionale di turno per boicottare iniziative solo per il gusto di far fallire iniziative dove non riusciamo a metterci le mani d’interesse. Noi non abbiamo bisogno di riempirci la bocca di parole come “legalità”, “giustizia”, “solidarietà” perché la legalità, la giustizia e la solidarietà sono l’alfabeto del nostro impegno».

Un’opera diocesana, dunque, che per la Chiesa dell’Aquila certamente non è fonte di lucro: «E soprattutto gestire una Residenza Universitaria - continua don Epicoco - come la San Carlo non è un affare ma una cambiale. Avere quote d’affitto a 140 euro al mese significa non dormire la notte per cercare una maniera per pagare le spese di gestione, anche perché noi non abbiamo nessun sindacato che ci finanzia a differenza di qualcun altro, e ciò che riusciamo a realizzare è solo grazie alla generosità di benefattori silenziosi e disinteressati che condividono la nostra stessa preoccupazione».

Don Epicoco conclude ricordando a tutti che la Chiesa aquilana vuole rimanere libera e mai si adeguerà ad alcuna ideologia dominante: «Ci piacerebbe, come Chiesa aquilana, non avere nemici, ma o ci si omologa all’ideologia dominante o inevitabilmente si diventa segno di contraddizione. Preferiamo questa “differenza” rispetto a certa “uniformità” diffusa da queste parti. Differenza che ci costa tanto, ma che non è negoziabile».

venerdì 16 settembre 2011

18 settembre Patrimoniale Day



La Federazione della Sinistra (Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Socialismo 2000, Lavoro-Solidarietà) promuove il Patrimoniale Day, giornata nazionale di raccolta firme a sostegno di una petizione popolare per la tassazione dei patrimoni superiori al milione di euro, e altre 5 proposte alternative alla manovra economica del governo.

A L'Aquila la raccolta firme avrà luogo presso la Villa Comunale il giorno domenica 18 settembre, dalle ore 16:00 alle ore 20:00.

La manovra economica del governo è iniqua e recessiva, contestata da più parti perché opera tagli devastanti alle risorse degli Enti locali e a tutto ciò che è servizio pubblico, ai servizi sociali rivolti a disabili, bambini in difficoltà, anziani e non autosufficienti, attacca in maniera incostituzionale lo Statuto dei lavoratori con il famigerato articolo 8, mentre lascia inalterati i privilegi di parlamentari, autorità ecclesiastiche e in generale di quel 10% della popolazione che detiene oltre il 50% della ricchezza nazionale.

Al contrario la Federazione della Sinistra ritiene che la crisi economica debba essere pagata dai gruppi sociali e dalle caste che l'hanno causata, e che l'unico modo per evitare la recessione sia la redistribuzione della ricchezza, per questo propone la tassazione patrimoniale sopra il milione di euro. Presso i nostri banchetti si potrà firmare per la tassa sui grandi patrimoni, appunto, ma anche per il dimezzamento delle spese militari e delle indennità delle caste, per mettere un tetto agli stipendi dei manager e ottenere la restituzione dei finanziamenti pubblici dalle aziende che delocalizzano, per il blocco delle grandi opere inutili come la Tav in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto, e per destinarne le risorse liberate dalla patrimoniale e dalla lotta all’evasione fiscale alle persone in difficoltà e alla riconversione ecologica dell’economia.



il testo della petizione:
L’ALTERNATIVA C’È!
PATRIMONIALE SUBITO.

Noi sottoscritti cittadini italiani siamo indignati.
Il governo, con la scusa della crisi economica e della speculazione, vuole demolire lo stato sociale, i diritti dei lavoratori, la democrazia nel paese. Il tutto per difendere privilegi e grandi ricchezze.
Occorre ribellarsi prima che sia troppo tardi. Occorre una politica alternativa.
Per difendere i diritti dei lavoratori e lo stato sociale, redistribuire la ricchezza, creare nuova occupazione, proponiamo una politica economica rovesciata, a partire da:
  •  Tassa sui grandi patrimoni al di sopra del milione di euro;
  •  Lotta all’evasione fiscale anche con una sovratassa sui capitali che hanno usato lo scudo fiscale;
  •  Dimezzare gli stipendi delle caste e mettere un tetto agli stipendi dei manager;
  •  Dimezzare le spese militari e smettere subito la guerra in Afghanistan e Libia;
  •  Le aziende che delocalizzano devono restituire i finanziamenti pubblici;
  •  Blocco delle grandi opere inutili come la TAV in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto e uso di quelle risorse per un grande piano di risparmio energetico, sviluppo delle fonti rinnovabili, riassetto del territorio.

mercoledì 7 settembre 2011

Perilli (PRC): nomina di D'Ascanio all'Istituto per il sostentamento del clero, è conflitto d'interessi

 Il commissario Adsu Francesco D’Ascanio è stato nominato dalla Curia aquilana responsabile dei rapporti tra l’Istituto per il sostentamento del clero, che gestisce, tra le altre cose, il patrimonio immobiliare della Chiesa, e gli enti locali.

La nomina risale al mese di luglio, anche se la notizia è trapelata solo da qualche giorno. Nonostante si tratti di un incarico pro tempore, che al momento impegna il commissario Adsu fino a fine dicembre fa cadere il velo che finora ha coperto la vicenda della Casa dello studente San Carlo Borromeo.

Dopo un'interrogazione presentata in consiglio comunale da me e dal collega Giuseppe Bernardi emerse che la struttura, realizzata con fondi pubblici della Regione Lombardia, era stata data in gestione dalla Regione Abruzzo a un privato, cioè la Curia aquilana, grazie a un atto notarile sottoscritto in maniera riservata fra le parti che contravveniva in maniera palese agli accordi precedenti.

La Casa dello studente sorge infatti su terreni originariamente non edificabili e per i quali il consiglio comunale aveva votato una modifica di destinazione d'uso, proprio sulla base di un accordo di programma che sanciva il trasferimento della proprietà al Comune dell'Aquila, il quale, a sua volta, ne cedeva la gestione alla Regione Abruzzo, che l'avrebbe esercitata a sua volta attraverso l'Adsu (Azienda per il diritto allo studio universitario).

Un bene realizzato con fondi pubblici e che, sulla base degli accordi, doveva avere una gestione pubblica, viene dunque ora gestito in maniera privatistica, senza cioè la necessaria garanzia di una graduatoria, pubblica e trasparente, che privilegi gli studenti meritevoli e con basso reddito. Il tutto nel silenzio generale, senza che nessuno, a cominciare dall'Adsu, muovesse un dito per reclamare il rispetto degli accordi presi e dei diritti degli studenti.

Oggi la situazione si fa addirittura paradossale con D'Ascanio che dovrà tutelare gli interessi della Curia e quelli degli studenti universitari e che quindi da commissario Adsu dovrebbe rivendicare la gestione pubblica della Casa dello studente e da incaricato della Curia per la tutela del proprio sostentamento, deve invece difendere l'attuale gestione da parte della Chiesa.

L'Aquila 7/9/11


Enrico Perilli
consigliere comunale PRC


giovedì 1 settembre 2011

6 Settembre SCIOPERO GENERALE contro la manovra


Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra sono pienamente impegnate alla riuscita dello sciopero generale indetto dalla Cgil e dai sindacati di base contro una manovra economica iniqua, che scarica per intero i costi della crisi sui lavoratori. 

Il 6 settembre noi saremo con la Cgil, individuando lo sciopero generale come l'inizio di un percorso di costruzione di una forte opposizione sociale con l'obiettivo di fermare la manovra e il governo che la sostiene.

La Cgil ha scelto il territorio per caratterizzare lo sciopero generale organizzando manifestazioni e comizi in più di 100 piazze italiane.

In Abruzzo è prevista una manifestazione regionale a Teramo con il seguente programma:

ore  9:30 Concentramento in Largo Madonna delle Grazie
ore 10:00 Corteo
ore 12:00 Comizio in Piazza Martiri della Libertà

PER LA MANIFESTAZIONE SONO SONO STATI ORGANIZZATI AUTOBUS GRATUITI DA L'AQUILA, per prenotazioni tel. 3336367616


COMUNICATO STAMPA

Adesione di Rifondazione Comunista L'Aquila allo sciopero generale contro la manovra

La federazione provinciale dell'Aquila del Partito della Rifondazione Comunista aderisce allo sciopero generale del 6 settembre indetto dalla CGIL e dai sindacati di base, e parteciperà alla manifestazione regionale di Teramo.
La scelta dello sciopero generale è più che dovuta a fronte di una manovra eversiva nei confronti dei diritti dei lavoratori, che abolisce per decreto legge l'articolo 18, che fa pagare la crisi a lavoratori e pensionati senza toccare i grandi patrimoni e senza misure vere a sostegno delle attività produttive.
Pertanto sono del tutto incomprensibili le perplessità verso la mobilitazione avanzate dal PD, che ancora una volta si dimostra ambiguo ed insufficiente a svolgere un vero ruolo di opposizione.
La manovra avrà conseguenze ancor più gravi in un territorio tutt'ora in emergenza come quello del cratere sismico, dove il dato della riduzione del 30% della cassa integrazione erogata a seguito del terremoto, lascia presagire giorni difficili per migliaia di lavoratori.
Il PRC ritiene che la ricetta per uscire dalla crisi debba essere di tutt'altro segno: mandare a casa questo governo e far pagare la crisi a chi l'ha causata, con la tassazione dei grandi patrimoni, la lotta all'evasione fiscale, dimezzando stipendi delle caste e spese militari, intervenendo a sostegno del lavoro tramite la restituzione dei finanziamenti pubblici per chi delocalizza la produzione

Pelini (PRC): oltre 150 alloggi assegnati ai single in due mesi e mezzo, vicino l'esaurimento della graduatoria

Dal 18 giugno a oggi sono stati assegnati 155 alloggi del progetto Case o Map a single che hanno perso l’abitazione a causa del terremoto del 6 aprile di due anni fa. Lo ha reso noto l’assessore alle Politiche abitative, Fabio Pelini, che ha specificato che “questo eccellente risultato è il frutto della direttiva del vice commissario alla ricostruzione dello scorso mese di giugno, che il sindaco Cialente ed io abbiamo fortemente voluto allo scopo proprio di dare delle risposte rapide ai senza tetto. Non è un caso – ha aggiunto Pelini – che da quando è entrata in vigore quella disposizione, due mesi e mezzo fa, è stato assegnato un numero di appartamenti davvero molto elevato, con un incremento significativo rispetto alle abitazioni che venivano conferite nei periodi precedenti all’entrata in vigore direttiva”.
L’assessore Pelini ha inoltre sottolineato come a beneficiare di quel provvedimento fortemente richiesto dal Comune dell’Aquila siano state soprattutto “le famiglie con unico componente che, da oltre due anni, erano costrette a vivere nelle caserme o in alberghi, spesso lontano dall’Aquila. Ora possono tornare in città, come era loro desiderio, in una casa”.
Sono 114 i single in graduatoria che ancora devono essere sistemati negli alloggi realizzati per i senza tetto. “Proprio grazie a questo ritmo – ha osservato Pelini – le case a tali famiglie saranno assegnate entro la fine di settembre e le procedure sono state avviate oggi stesso. La graduatoria principale, pertanto, è davvero agli sgoccioli. A quel punto resteranno circa 370 famiglie da un componente che dovranno essere alloggiate e che sono finite in coda alla graduatoria per aver chiesto la maggiorazione del contributo di autonoma sistemazione. Cercheremo, tenendo conto delle disponibilità, di dare una risposta in breve tempo anche a loro”.

mercoledì 10 agosto 2011

CHIODI SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITA' E SI DIMETTA

COMUNICATO STAMPA:

La federazione provinciale dell'Aquila del Partito della Rifondazione Comunista ritiene necessario intervenire nella polemica tra il commissario delegato per la ricostruzione Gianni Chiodi e l'amministrazione comunale dell'Aquila.

Visto il continuo scaricabarile delle responsabilità attuato dal commissario Chiodi nei confronti del comune dell'Aquila, è doveroso ricordare che se abbiamo perso la terza stagione utile per l'avvio della ricostruzione pesante la responsabilità principale sta nelle lungaggini della filiera Fintecna-Cineas-Reluis, dimostratasi strutturalmente inadeguata e farraginosa; inoltre ritardi ulteriori si sono avuti per la definizione delle Linee Guida che nonostante la lunga gestazione non garantiscono gli standard di sicurezza sismica, abbassando vergognosamente la soglia di sicurezza al 60%. Per entrambe tali problematiche il Commissario dovrebbe rendersi conto che il principale responsabile è egli stesso.

Altre gravi responsabilità del commissario Chiodi sono inoltre lo spostamento delle risorse economiche destinate ai comuni del cratere sismico su altri territori, e la nomina di consulenze per la SGE del tutto fuori luogo ed inutili, come il recente consulente informatico ed i famosi "4 saggi", che sottraggono colpevolmente i fondi già limitati alla ricostruzione.

Abbiamo la sensazione che il Presidente Chiodi utilizzi la sua carica di commissario più per condizionare il futuro politico amministrativo della città che per risolverne i problemi. Va stigmatizzato che anche i consiglieri regionali aquilani di centrodestra sono spesso teneri con Chiodi e con il Governo favorendo lo scaricabarile nei confronti del Comune.

E' evidente che di fronte a questo fallimento totale personale e di tutta la struttura commissariale, che come sosteniamo da tempo è una struttura del tutto dannosa ai fini della gestione dell'emergenza e della ricostruzione, Chiodi dovrebbe dare dimostrazione di serietà di fronte ai cittadini abruzzesi e dimettersi dalla carica di Commissario delegato, restituendo piene competenze agli enti locali.

L'Aquila 10/8/11

Partito della Rifondazione Comunista - Federazione di L'Aquila

mercoledì 15 giugno 2011

Necessaria una forte mobilitazione in difesa dei servizi sociali

Prosegue in molti comuni montani della nostra provincia il brutto periodo per decine di famiglie di anziani e disabili costrette dai tagli della giunta regionale a rinunciare al sostegno dei servizi sociali. I comuni e le comunità montane hanno nelle scorse settimane reclamato invano le risorse per non far morire la rete di assistenza che da decenni opera nei loro territori. Alle vaghe promesse dell'Assessore Gatti, finora, non sono seguiti riscontri.

C'è l'assoluta necessità che il mondo sindacale e politico del nostro territorio reagisca a questo drammatico impoverimento sociale, individuando in tempi brevi un percorso di lotta verso una giornata di mobilitazione in difesa delle famiglie disagiate e dei lavoratori del settore. Il Partito della Rifondazione Comunista, inoltre, ritiene opportuno che si istituisca un tavolo politico sindacale per individuare la strada migliore per restituire al nostro territorio montano livelli decorosi di assistenza alla popolazione.

L'Aquila, 15/06/11

Partito della Rifondazione Comunista - Federazione provinciale dell'Aquila

martedì 14 giugno 2011

una bellissima vittoria

Riceviamo e pubblichiamo dal comitato referendario 2 Si per l'acqua bene comune; complimenti ai nostri compagni e compagne che si sono impegnati nel comitato unitario per il raggiungimento di questa straordinaria vittoria della democrazia dal basso e dei beni comuni



REFERENDUM, UNA VITTORIA CHE VIENE DAL TERRITORIO E DALLA PARTECIPAZIONE DAL BASSO


Il Comitato provinciale referendario "2 Sì per l'Acqua Bene Comune" esprime grande soddisfazione per l'esito del voto di domenica 12 e lunedì 13 giugno 2011. Le alte percentuali di votanti a livello nazionale e la schiacciante vittoria dei Sì dimostra che i cittadini italiani hanno voglia e bisogno di partecipare alla vita politica italiana e ribadiscono che sui beni comuni come l'acqua, la salute, l'ambiente e la vita non si possono imporre scelte non condivise. E' stata una vittoria della società civile, delle tante associazioni e dei tanti comitati sorti spontaneamente in tutta Italia, è stata una vittoria della democrazia! Ha vinto l'idea di una lunga campagna referendaria portata avanti dal basso, partecipata, trasparente ed innovativa, che ha battuto anche il silenzio dei grandi mezzi di informazione sui comitati promotori, arrivando direttamente al cuore delle persone. Da oggi sull'acqua si cambia! Le donne e gli uomini di questo Paese hanno detto con meravigliosa chiarezza che un altro mondo è possibile, che la gestione dell'acqua dev'essere ripubblicizzata, che i beni comuni devono essere difesi, che un'altra democrazia è necessaria.

Questo limpido voto dice anche quali dovranno essere i prossimi passi. L'abrogazione del famigerato decreto Ronchi richiede una nuova normativa. Dal 2007 è depositata in parlamento una legge d'iniziativa popolare, promossa dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua con oltre 400.000 firme: dev'essere immediata portata alla discussione ampia e partecipativa delle istituzioni e della società. L'abrogazione dei profitti dall'acqua richiede l'immediata riduzione delle tariffe pagate dai cittadini, nonché la convocazione, ATO per ATO, di assemblee territoriali che definiscano tempi e modi della ripubblicizzazione del servizio idrico in ogni territorio.

A livello provinciale il dato è molto positivo. La percentuale dei votanti in Provincia dell'Aquila si attesta sul 54,27%, in linea con la media nazionale, con L'Aquila città che tocca l'affluenza del 54,8% nonostante tutte le difficoltà logistiche nel raggiungimento dei seggi causate dagli spostamenti della popolazione dopo il sisma del 6 aprile. Avezzano ha visto un'affluenza leggermente inferiore (54,37), mentre a Sulmona, dove sulle tematiche dell'acqua si lavora da anni, la percentuale sfiora un buon 57%. In diversi comuni sopra i 500 abitanti (Alfedena, Campo di Giove, Canistro, Castel del Monte, Goriano Sicoli, Ortucchio, Pacentro, Pereto, Prata D'Ansidonia, Poggio Picenze, San Demetrio, Scoppito, Vittorito) affluenza sopra il 60%. Curiosi i dati di Civitella Alfedena e di Scontrone dove l'affluenza supera il 70%.

Come comitato provinciale non possiamo che ritenerci soddisfatti per il lavoro svolto e per i risultati raggiunti. In una provincia segnata dal terremoto e dalla crisi economica e lavorativa questo risultato può rappresentare l'inizio di un cambiamento per la rinascita del territorio, l'emergere di una nuova base sociale che può riprendere in mano le sorti della provincia. Un ringraziamento doveroso va ai tanti cittadini e cittadine che, a livello provinciale, si sono battuti ed impegnati per questo straordinario risultato; va alle associazioni, ai movimenti, alle organizzazioni politiche e sindacali che hanno scelto il percorso del nostro comitato unitario, rinunciando ai personalismi per la scelta di un lavoro comune; infine un ringraziamento particolare alla Camera del Lavoro provinciale CGIL per il supporto logistico che ci ha fornito fin dagli inizi della campagna referendaria.


14/6/11


Francesco Marola, Riccardo Verrocchi

Comitato referendario “2 Si per l'acqua bene comune” della provincia dell'Aquila


www.2siperacquaaq.orgcomitatoacquabenecomunesulmona.tumblr.com

mercoledì 25 maggio 2011

Servizi sociali, nei comuni del cratere si rischia il blocco

Dal primo di giugno la sopravvivenza dei servizi essenziali alle persone nei comuni montani del cratere è messa a rischio dai tagli alle risorse operati dalla regione Abruzzo. Centinaia di utenti rischiano di non poter più contare sul sostegno degli operatori sociali che quotidianamente portano un po' di sollievo nelle più difficili situazioni di disagio. Chi opera nel sociale sa bene di lavorare,da anni, in un settore delicatissimo e strategico in una condizione di costante e permanente incertezza. Prima le esternalizzazioni dei servizi dagli enti verso la cooperazione sociale ha prodotto un oggettivo peggioramento delle condizioni lavorative degli operatori. Poi il graduale ed inesorabile taglio delle risorse economiche verso gli enti appaltatori ha generato una crisi gravissima del welfare regionale costringendo i comuni e le comunità montane a scelte dolorose come quelle di abbandonare(nel vero senso della parola) anziani, disabili e minori al proprio destino. Oggi la scure della regione si abbatte dove fa più male colpendo principalmente aree montane e terremotate dove maggiore è l'incidenza della popolazione che necessità di assistenza. Se il tavolo convocato dai comuni e dai sindacati per il 30 maggio con l'assessore regionale Gatti non darà risposte e risorse concrete centinaia di operatori saranno licenziati o messi in cassa integrazione con il conseguente blocco totale dei servizi. Bisogna ,invece, investire e pianificare gli interventi. La civiltà e lo sviluppo di un territorio si vedono da quanto è sviluppata la sua rete sociale. Ogni iniziativa per rilanciare questo settore è una mano tesa a chi vive in condizioni di disagio.

Goffredo Juchich - PRC L'Aquila

lunedì 16 maggio 2011

Ciao Gabriele

Il Partito della Rifondazione Comunista piange la scomparsa del compagno Gabriele Perilli.

Ricordiamo la sua lunga militanza politica: consigliere di circoscrizione del Partito Comunista Italiano, con il PDS - DS a lungo consigliere comunale e infine consigliere provinciale con il PD, amministratore di grande concretezza, capacità di ascolto e umanità; inoltre coordinatore regionale della mozione di sinistra dei DS, il cosiddetto “correntone”, e sindacalista della CGIL nel settore scuola. Negli ultimi anni la scelta di Rifondazione Comunista e della Federazione della Sinistra, perché convinto della necessità di un polo autonomo della sinistra di classe, PRC in cui è stato responsabile del tema della ricostruzione dell'Aquila e in cui si accingeva proprio in questi giorni a svolgere una funzione dirigente a livello provinciale.

Il PRC si stringe attorno alla moglie Antonia e alla figlia Sara, ai familiari e a tutti i compagni che di Gabriele hanno conosciuto la passione politica sincera e forte.


L'Aquila, 16/5/11

Partito della Rifondazione Comunista - comitato provinciale dell'Aquila, comitato regionale d'Abruzzo

martedì 3 maggio 2011

Giovedì 5 maggio: Ramon Mantovani "l'America Latina e il socialismo del XXI secolo"


Ultimo seminario del corso "Veniamo da lontano andiamo lontano"

Giovedì 5 maggio, ore 16:o0
c/o Ex Asilo - viale Duca degli Abruzzi, L'Aquila

"L'America Latina e il socialismo del XXI secolo"
relatore: Ramon Mantovani (Direzione Nazionale PRC)


Ai partecipanti verranno distribuite dispense con il testo di Ramon Mantovani "Il nostro nuovo internazionalismo: l'America Latina e il socialismo del XXI secolo" (consultabile sul sito del Dipartimento formazione del PRC)

Verranno inoltre rilasciati gli attestati finali di partecipazione a tutti gli iscritti e le iscritte al corso "Veniamo da lontano, andiamo lontano"

sabato 23 aprile 2011

L'AQUILA, RIFONDAZIONE RIENTRA IN GIUNTA: ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE, POLITICHE DEL LAVORO, RICOSTRUZIONE PARTECIPATA LE DELEGHE

Diciannove mesi dopo l’uscita dalla Giunta Cialente, Rifondazione Comunista rientra nell’esecutivo a L’Aquila. Lo fa con il segretario provinciale del partito, Fabio Pelini, che assume le deleghe all’assistenza alla popolazione, politiche del lavoro, ricostruzione partecipata.
Le dimissioni del sindaco Cialente ad inizio marzo hanno aperto anche nel nostro partito una discussione: abbiamo da subito considerato una iattura l’arrivo di un commissario governativo che, oltre a mettere una pietra tombale sulla rinascita della città, avrebbe rafforzato il peso delle strutture commissariali, contro le quali ci siamo sempre battuti.
Pertanto, la riapertura di un dialogo con il centrosinistra aquilano si è sostanziato sulla necessità di ridare agli organismi locali democraticamente eletti la centralità che la legge gli assegna sulla pianificazione territoriale e soprattutto sulla ricostruzione, espropriata dopo il terremoto con il pretesto dell’emergenza.
Infatti, seppur con accenti diversi, il sindaco e la sua maggioranza hanno condiviso con noi la necessità di archiviare la logica dei commissariamenti e quindi hanno ritenuto necessario ridare un ruolo alla maggioranza uscita dalle elezioni del 2007. Maggioranza di cui Rifondazione Comunista faceva parte.
Condizione per rientrare era avere delle deleghe operative, che ci permettessero cioè di fare “da dentro” ciò che avevamo denunciato “da fuori”, e portare quindi il conflitto dentro le istituzioni. In particolare, la delega all’assistenza alla popolazione ci dà potenzialmente questa possibilità.
Siamo consapevoli della responsabilità che ci assumiamo, ma di fronte alle difficoltà che quotidianamente riscontriamo rispetto all’utilità del nostro agire politico, ci chiediamo: “Se non ora, quando?”

PRC L'Aquila

Sui manifesti di Mafalda

Filippo Piccone e Fabrizio Di Stefano hanno del tutto perso la testa. Minacciare azioni legali contro l’insolita Mafalda guerriera dei manifesti aquilani è fuori luogo, ridicolo e irresponsabile. Serve forse a buttarla in caciara amplificando tensioni ed è indice di coda di paglia.

Si interroghino piuttosto sui loro comportamenti e su quelli del loro 'capo' e forse capiranno il perché di tanta durezza nelle parole di Mafalda, notoriamente un personaggio pacifista e non violento. È del tutto evidente che le modificazioni introdotte nei termini della prescrizione andranno ad incidere sul complesso dei procedimenti riguardanti L’Aquila pur se restassero inalterati (e non lo sono) alcuni specifici reati quali il disastro colposo.

Infatti le inchieste in corso riguardano anche aspetti connessi al post terremoto su cui le nuove norme avrebbero un notevole impatto. Su tutto ciò è di per se indecente anche un solo giorno di riduzione dei termini di prescrizione a vantaggio degli eventuali responsabili dei reati, figuriamoci considerando quanto gli aquilani e con loro tutti gli abruzzesi hanno vissuto.

I cittadini aquilani hanno sentito le risa degli sciacalli la notte del terremoto, vivono con dolore il sovrapporsi di inchieste sulla loro pelle, per i reati connessi ai crolli come sulla gestione post terremoto. Una comunità espropriata della possibilità di decidere del proprio futuro dai poteri commissariali presa in giro in tv come 'ingrata' e respinta a manganellate dal Parlamento. Fino alla beffa indecente del cosiddetto 'processo breve' che per salvare il premier rischia di compromettere il diritto a verità e giustizia per centinaia di persone. Un colpo nello stomaco la cui unica motivazione risiede nell’uso meschino del potere da parte del Presidente del Consiglio, per tirarsi fuori dai propri guai con la giustizia.

Volete che rinuncino anche all’estremo dell’invettiva? Allora condannate Dante Alighieri 'cattivo maestro' d’intolleranza verso tutte le bassezze umane - conclude il segretario di Rifondazione - specie se riguardavano personaggi d’alto rango, che arrivò perfino a presentare come auspicio e giusta punizione del cielo il lutto subito dall’imperatore Alberto d’Asburgo.

Marco Fars

Segretario regionale PRC

mercoledì 20 aprile 2011

Venerdì 22 aprile: Raul Mordenti "il decennio rosso: dal '68 al '77"

Prossimo seminario del corso "Veniamo da lontano andiamo lontano"

Venerdì 22 aprile, ore 16:o0
c/o Ex Asilo - viale Duca degli Abruzzi, L'Aquila

"Il decennio rosso: dal '68 al '77"
relatore: Raul Mordenti (Università Roma Tor Vergata)

Verrà ripercorsa e analizzata la stagione di lotte sociali degli anni '70 per trarne un bilancio storico e un confronto con le rivendicazioni dei nuovi movimenti studenteschi e operai che hanno caratterizzato lo scenario politico dello scorso autunno.

Ai partecipanti verranno distribuite dispense con una selezione di testi sull'argomento trattato

Raul Mordenti, professore di storia della critica letteraria e teoria della letteratura presso l'Università di Roma Tor Vergata, è coordinatore del dipartimento nazionale di formazione politica di Rifondazione Comunista

Tra le su ultime pubblicazioni: Gramsci e la rivoluzione necessaria, Editori riuniti, 2007; Frammenti di un discorso politico: ricominciare dal '68, Edizioni Rinascita, 2008; L'università struccata, Punto Rosso, 2010

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video del seminario:


domenica 17 aprile 2011

«Sono solo uno dei tanti invisibili tra le macerie»

Liberazione 16/04 pag.5

«Sono solo uno dei tanti invisibili tra le macerie»

Antonio Russo, aquilano, digiuna per ottenere la residenza

Come lui sono in tanti a essere stati tagliati fuori dal piano Case. Perilli (Rifondazione): «Sono sempre di più. Bisogna rivalutare le domande pervenute dopo il censimento»

di Checchino Antonini

«Tra qualche giorno comincerai a vede’ la Madonna, poi arriverà l’autointossicazione », ha detto il medico ad Antonio Russo dopo averlo visitato. Però ieri, se glielo domandavi, Russo ti rispondeva che «stava bene». Per quanto possa stare bene uno che l’ultimo piatto di penne l’ha mangiato domenica sera al “3e32”, lo spazio occupato di fronte all’ex manicomio dell’Aquila, a Collemaggio. Da allora Russo va avanti a liquidi, cerca di stare attento a mantenere il livello dei sali minerali. Unico lusso, un cucchiaino di miele. Antonio Russo è in sciopero della fame da cinque giorni perché non vuole essere più «invisibile». E vorrebbe far emergere altri nelle sue condizioni. «A L’Aquila a momenti rinevica - spiega al telefono con Liberazione - quindi non corro il rischio di morire disidratato». Gli invisibili, a L’Aquila, sono quelli che non riescono nemmeno ad avere le carte in regola per avere diritto a qualcosa. Nel caso di Antonio almeno all’assistenza sanitaria visto che soffre di ipertensione arteriosa. Antonio è aquilano. Ha 56 anni. Il 6 aprile del 2009, quando il terremoto stravolge la città, lui viveva tra Perugia e Como per ragioni di lavoro. Anzi, di lavori. Precari. Per due centesimi in meno l’ora, la piccola cooperativa che lo impiegava ha perso l’appalto per la sicurezza di un supermercato. Antonio torna nella sua città ormai disastrata. La casa di famiglia, a ridosso del tribunale, sotto al centro storico è classificata E. Costa meno abbatterla che rimetterla in sesto. Chiede la residenza ma si sente rispondere che per due anni non sarebbe stata concessa a nessuno. Russo è conosciuto, ha molti amici e, per un po’, trova ospitalità qua e là. Finché otto mesi fa non approda sulla roulotte accanto al 3e32 con cui partecipa alle lotte per la ricostruzione.

Due anni dopo Russo torna negli uffici dell’anagrafe. Ma la burocrazia gli nega il pezzo di carta perché non può accettare una casa con le ruote. Dice a Liberazione Enrico Perilli che quello degli invisibili è un problema che sta esplodendo adesso perché le ordinanze «e soprattutto l’interpretazione che ne dà il consulente giuridico della Sge» proibiscono la residenza nelle case delle New Town. La Sge è la Struttura gestione emergenza. E’ quella che comanda su L’Aquila. Un caso frequente riguarda chi era in affitto prima del sisma e ora vive nei nuovi moduli dove è impossibile essere residenti. La magagna sta nel censimento dell’agosto 2009 «trasformato - continua Perilli che è consigliere comunale del Prc - in richiesta di alloggio, così chi non ha risposto è restato fuori. L’unica soluzione sarebbe un nuovo censimento o valutare le richieste arrivate dopo».

Su facebook Russo tiene il diario di questa battaglia e aspetta che si facciano vivi altri invisibili come lui. Il suo vicino di “casa” è diventato invisibile da quando è scoppiata la famiglia. Chi è retrocesso a “unità singola” perde il diritto alla casa. Unica nota positiva, quando vengono i suoi bambini a Collemaggio possono correre in pace. Tra i glicini. Da Messina, sul profilo fb del gruppo, è arrivata la storia di un’altra single ospite da due anni a 800 km dall’Aquila. «La sua casa è in perfette condizioni ma il piano terra del palazzo presenta crepe e calcinacci che da due anni, giorno per giorno allargano le bocche, immagazzinano schifezze e polverone laddove tutta la zona costituiva il lustro della città. Qui in Sicilia l’assistenza sanitaria inciampa contro leggi e leggine che rendono il soggiorno accidentato e insicuro richiedendo autorizzazioni, file interminabili alle asl, che si possono evitare mettendo mano al portafoglio e acquistando a prezzo pieno i farmaci. Ma il diritto dell’uomo di riavere o di avere il proprio “ubi consistam” si fa sentire come un dolorosissimo sintomo della peggiore malattia. Insomma io chi sono? dove sono i miei amici? dove sono i miei morti? Voglio tornare a casa, perché la casa ce l’ho e mi consentirebbe di non pietire un alloggio, un alloggio qualsiasi a condizioni ancora da verificare. Voglio togliere il disturbo, non rubare l’aria a nessuno, dove devo andare a finire? C’è un ponte dal quale qualche autorità non mi caccia a pedate?». «Quando mi piglia la nostalgia apro la transenna ed entro nel centro storico e chi se ne frega, mi vengano a ritrovare », continua Antonio, invisibile pure al Tg regionale e alle stazioni private aquilane. «Ma è vero che ci sono 150 appartamenti vuoti del piano Case?», si chiede ancora, amareggiato dall’invisibilità rispetto ai suoi compagni di partito di una volta, il Pci. L’assessora Pezzopane lo vorrebbe incontrare ma lui crede che il luogo ideale sia il 3e32 e quella casa con le ruote che la burocrazia non riesce a vedere.

il gruppo Facebook di Antonio

martedì 12 aprile 2011

CASA STUDENTE , PERILLI: “GESTIONE PRIVATA DI STRUTTURA REALIZZATA CON FONDI PUBBLICI”

COMUNICATO STAMPA:

Grazie a un atto notarile sottoscritto in maniera riservata la Regione Abruzzo ha affidato a un privato, cioè la Curia aquilana, la gestione di una struttura realizzata con fondi pubblici”.

Questo il commento del consigliere comunale Enrico Perilli (Prc), dopo la presa d’atto della risposta, che è stata fornita in aula dall’assessore al Patrimonio Silvana Giangiuliani, all’interpellanza sulla gestione della Casa dello Studente, presentata dallo stesso consigliere durante la seduta consiliare di ieri,.

La struttura - ha dichiarato Perilli - è stata realizzata con fondi pubblici, messi a disposizione dalla Regione Lombardia, su terreni originariamente non edificabili e per i quali il consiglio comunale aveva votato una modifica di destinazione d’uso, proprio sulla base dell’accordo di programma che sanciva il trasferimento della proprietà al Comune dell’Aquila, il quale, a sua volta, ne cedeva la gestione alla Regione Abruzzo, che l’avrebbe esercitata attraverso l’Adsu (Azienda per il diritto allo studio universitario), sua emanazione. In realtà - ha proseguito Perilli - come ha confermato nella sua relazione tecnica l’assessore Giangiuliani intervenendo in aula, la Regione Lombardia, la Regione Abruzzo e la Curia, con un atto notarile “riservato”, hanno stabilito che la gestione della struttura fosse in capo alla Curia, contravvenendo agli accordi sanciti ufficialmente con il Comune dell’Aquila”.

In questo modo - ha dichiarato ancora Perilli - si è consumato un vergognoso inganno ai danni del consiglio comunale, che con il suo voto ha deliberato l’edificabilità dei terreni sulla base di un accordo che decretava la gestione pubblica della struttura, e degli stessi cittadini aquilani. Un bene realizzato con fondi pubblici è dunque ora gestito in maniera privatistica, vale a dire senza la necessaria garanzia che gli alloggi vadano assegnati a titolo gratuito a studenti meritevoli e con basso reddito e senza la necessaria pubblicità di bandi e graduatorie. Una vergogna della quale deve rispondere il presidente Chiodi, il quale ha commesso un atto di inaccettabile presa in giro del consiglio comunale dell’Aquila, rendendosi responsabile di un fatto gravissimo davanti all’intero Paese, poiché la tragedia che ha colpito L’Aquila e di cui la casa dello studente è stato un drammatico simbolo, appartiene a tutta la nazione, e poiché questa “sveltina” con relativo regalo alla Curia è stata attuata con i soldi di tutti gli italiani”.

Un ultimo commento - ha concluso il consigliere del Prc - è anche per l’atteggiamento della Curia aquilana, che smentisce con i fatti i propri lodevoli propositi di solidarietà e di correttezza nelle politiche della ricostruzione, sulle quali interviene spesso e volentieri, anche bacchettando la politica”.


domenica 10 aprile 2011

LUNEDì 11 APRILE ORE 17 PRESENTAZIONE DEL VOLUME “MALAITALIA. DALLA MAFIA ALLA CRICCA E OLTRE”: UN FOCUS SUL POST TERREMOTO

Domani lunedì 11 aprile alle ore 17 presso l’auditorium della Carispaq a Strinella 88 è in programma la presentazione del volume Malatitalia. Dalla Mafia alla cricca e oltre a cura di Ranieri Polese.


Chi credeva che con Mani Pulite la corruzione italiana fosse stata almeno in parte debellata ha dovuto amaramente ricredersi. Negli ultimi quindici anni sono venuti alla luce gravissimi, infiniti casi di collusione tra politica e affari. E se un assessore di Milano, di recente, si è fatto scoprire con la mazzetta in mano, gli imbrogli di cui si è parlato e si continua a parlare sono molto più consistenti e pesanti. Mentre la criminalità organizzata – mafia, camorra, ’ndrangheta – ha continuato a vivere e spesso a prosperare. Appalti per lavori pubblici, scalate a banche, legami sospetti con mafia e camorra. La novità di questa stagione, comunque, è rappresentata dal sesso come valore di scambio e/o di ricatto: le escort e i trans. Non mancano, certo, nella storia dell’Italia repubblicana, casi e fenomeni di corruzione. Ma cos’è cambiato in questi ultimi anni? Quanto i nuovi assetti politici hanno favorito questa esplosione?


Elenco degli autori: Vittorino Andreoli, Marco Belpoliti, Raffaele Cantone, Fulvia Caprara, Claudio Carabba, Enrico Deaglio, Gianfranco De Cataldo, Aldo Giannuli, Saverio Lodato, Luca Mastrantonio, Fabio Pelini, Ferruccio Pinotti, Luisa Pronzato, Hervé Rayner, Walter Siti, Caterina Soffici, Stefania Ulivi, Marco Vichi, Slavoj Žižek e un’intervista a Roberto Saviano.


Fabio Pelini, autore del capitolo “L’Aquila, scene da un terremoto. Disastri e grandi eventi all’ombra delle cricche” e Luisa Pronzato, giornalista del Corriere della Sera e autrice del capitolo “Il documentario, l’arma più forte in un paese dove c’è “troppa libertà di stampa”, ne parleranno conTonino Bucci, giornalista di Liberazione.


Sarà l’occasione per fare un bilancio di quanto accaduto a due anni dal terremoto ed analizzare insieme le prospettive per la nostra città.

giovedì 7 aprile 2011

Venerdì 8 aprile: Guido Liguori "il Pci di Togliatti: dal '43 al memoriale di Yalta"

Prossimo seminario del corso "Veniamo da lontano, andiamo lontano"

"Il PCI di Togliatti: dal '43 al memoriale di Yalta"
relatore: Guido Liguori (Università della Calabria)

Venerdì 8 aprile, ore 16:00
Auditorium Camera del Lavoro - CGIL, via Saragat (nucleo industriale di Pile) L'Aquila

Ai partecipanti verranno distribuite dispense con una selezione di testi sull'argomento trattato.

E' disponibile inoltre il libro di Guido Liguori "La morte del Pci" (Manifestolibri 2009)

Guido Liguori:

capo-redattore della rivista di cultura politica “Critica Marxista”, vice-presidente della International Gramsci Society Italia, è professore di Storia del pensiero politico contemporaneo presso l’Università della Calabria.

E' studioso di storia del pensiero politico italiano, statunitense e brasiliano del Novecento, in particolare dell'opera di Antonio Gramsci.

Tra le sue ultime pubblicazioni: Dizionario gramsciano 1926-1937 (con Pasquale Voza), Carocci, Roma, 2009; La morte del Pci, Manifestolibri, Roma, 2009.

giovedì 31 marzo 2011

L'AQUILA VENERDì 1 APRILE PRESIDIO CONTRO OGNI GUERRA E CONTRO OGNI REGIME

Il giorno venerdì primo aprile dalle ore 18.30 si svolgerà in piazza Duomo un presidio contro ogni guerra e contro ogni regime, per fermare i bombardamenti e per una soluzione diplomatica alla crisi libica, per la solidarietà e per l'accoglienza dei migranti e dei profughi di guerra.

Facciamo appello a tutte le donne e gli uomini che ritengono che nessuna guerra possa essere umanitaria.

L'iniziativa cittadina si inserisce all'interno della mobilitazione nazionale contro la guerra che culminerà nella manifestazione di sabato 2 aprile a Roma.

www.dueaprile.org


ADERISCONO:

Circolo Arci Querencia L'Aquila
Arci Servizio Civile L'Aquila
Libera L'Aquila
Unione degli Universitari - UDU L'Aquila
Comunità 24 Luglio L'Aquila
Donne in Nero L'Aquila
Comitato 3e32
Epicentro Solidale
FIOM Cgil provinciale
Giovani Comunisti L'Aquila
PRC provinciale L'Aquila
PDCI provinciale L'Aquila
SEL provinciale L'Aquila
Sinistra Critica provinciale L'Aquila