venerdì 16 settembre 2011

18 settembre Patrimoniale Day



La Federazione della Sinistra (Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Socialismo 2000, Lavoro-Solidarietà) promuove il Patrimoniale Day, giornata nazionale di raccolta firme a sostegno di una petizione popolare per la tassazione dei patrimoni superiori al milione di euro, e altre 5 proposte alternative alla manovra economica del governo.

A L'Aquila la raccolta firme avrà luogo presso la Villa Comunale il giorno domenica 18 settembre, dalle ore 16:00 alle ore 20:00.

La manovra economica del governo è iniqua e recessiva, contestata da più parti perché opera tagli devastanti alle risorse degli Enti locali e a tutto ciò che è servizio pubblico, ai servizi sociali rivolti a disabili, bambini in difficoltà, anziani e non autosufficienti, attacca in maniera incostituzionale lo Statuto dei lavoratori con il famigerato articolo 8, mentre lascia inalterati i privilegi di parlamentari, autorità ecclesiastiche e in generale di quel 10% della popolazione che detiene oltre il 50% della ricchezza nazionale.

Al contrario la Federazione della Sinistra ritiene che la crisi economica debba essere pagata dai gruppi sociali e dalle caste che l'hanno causata, e che l'unico modo per evitare la recessione sia la redistribuzione della ricchezza, per questo propone la tassazione patrimoniale sopra il milione di euro. Presso i nostri banchetti si potrà firmare per la tassa sui grandi patrimoni, appunto, ma anche per il dimezzamento delle spese militari e delle indennità delle caste, per mettere un tetto agli stipendi dei manager e ottenere la restituzione dei finanziamenti pubblici dalle aziende che delocalizzano, per il blocco delle grandi opere inutili come la Tav in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto, e per destinarne le risorse liberate dalla patrimoniale e dalla lotta all’evasione fiscale alle persone in difficoltà e alla riconversione ecologica dell’economia.



il testo della petizione:
L’ALTERNATIVA C’È!
PATRIMONIALE SUBITO.

Noi sottoscritti cittadini italiani siamo indignati.
Il governo, con la scusa della crisi economica e della speculazione, vuole demolire lo stato sociale, i diritti dei lavoratori, la democrazia nel paese. Il tutto per difendere privilegi e grandi ricchezze.
Occorre ribellarsi prima che sia troppo tardi. Occorre una politica alternativa.
Per difendere i diritti dei lavoratori e lo stato sociale, redistribuire la ricchezza, creare nuova occupazione, proponiamo una politica economica rovesciata, a partire da:
  •  Tassa sui grandi patrimoni al di sopra del milione di euro;
  •  Lotta all’evasione fiscale anche con una sovratassa sui capitali che hanno usato lo scudo fiscale;
  •  Dimezzare gli stipendi delle caste e mettere un tetto agli stipendi dei manager;
  •  Dimezzare le spese militari e smettere subito la guerra in Afghanistan e Libia;
  •  Le aziende che delocalizzano devono restituire i finanziamenti pubblici;
  •  Blocco delle grandi opere inutili come la TAV in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto e uso di quelle risorse per un grande piano di risparmio energetico, sviluppo delle fonti rinnovabili, riassetto del territorio.

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