mercoledì 4 agosto 2010

Inchiesta ricostruzione: Chiodi si dimetta da commissario

L’ennesima inchiesta sulla ricostruzione post sisma avvalora quanto da tempo viene detto in merito alle zone d’ombra dei poteri commissariali.

Sempre di più la richiesta di trasparenza e di partecipazione avanzata dai comitati cittadini si configura come l’unico antidoto al malaffare.

Il quadro che emerge, secondo la procura, appare incontestabile considerato che vi sono prove evidenti dei ‘doni’ e delle utilità che i privati hanno corrisposto al pubblico ufficiale (Daniela Stati) e alle persone a lei vicine, al fine di ottenere il vantaggio di essere inseriti nella lista di beneficiari per fatti e atti connessi alla ricostruzione post sisma del 6 aprile 2009.

Ricordiamo che, già durante la giunta Del Turco, l’operazione di affidamento diretto di alcuni servizi ad Abruzzo Engineering e la presenza in essa di Selex furono oggetto di forte contrarietà da parte di Rifondazione.

Ora occorre cambiare strada.

Chiodi, a quanto risulta, sarebbe stato indotto in “errore” dalla Stati nell’utilizzo dei sui poteri commissariali. Il Presidente farebbe bene a rimettere il suo mandato di commissario ed aprire una nuova stagione fatta di trasparenza e coinvolgimento dei cittadini.

Marco Fars

Segretario regionale Partito della Rifondazione Comunista

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