Sempre di più la richiesta di trasparenza e di partecipazione avanzata dai comitati cittadini si configura come l’unico antidoto al malaffare.
Il quadro che emerge, secondo la procura, appare incontestabile considerato che vi sono prove evidenti dei ‘doni’ e delle utilità che i privati hanno corrisposto al pubblico ufficiale (Daniela Stati) e alle persone a lei vicine, al fine di ottenere il vantaggio di essere inseriti nella lista di beneficiari per fatti e atti connessi alla ricostruzione post sisma del 6 aprile 2009.
Ricordiamo che, già durante la giunta Del Turco, l’operazione di affidamento diretto di alcuni servizi ad Abruzzo Engineering e la presenza in essa di Selex furono oggetto di forte contrarietà da parte di Rifondazione.
Ora occorre cambiare strada.
Chiodi, a quanto risulta, sarebbe stato indotto in “errore” dalla Stati nell’utilizzo dei sui poteri commissariali. Il Presidente farebbe bene a rimettere il suo mandato di commissario ed aprire una nuova stagione fatta di trasparenza e coinvolgimento dei cittadini.
Marco Fars
Segretario regionale Partito della Rifondazione Comunista
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