lunedì 12 dicembre 2011

RIFONDAZIONE COMUNISTA AL PRESIDIO DEI SINDACATI IN SCIOPERO, PERCHE' UN'ALTRA MANOVRA E' POSSIBILE




La federazione provinciale dell'Aquila di Rifondazione Comunista ha sostenuto lo sciopero generale odierno portando la propria presenza al presidio davanti la prefettura dell'Aquila.


Sostenere lo sciopero è doveroso, poiché la manovra di Monti è recessiva e aliena da qualsiasi principio di equità, fa pagare la crisi del capitalismo finanziario solo a lavoratori, pensionati e giovani, mentre non tocca realmente gli speculatori, gli evasori e le banche. A L'Aquila nel territorio provinciale il costo della manovra sarà ancora più pesante, nel cratere per le conseguenze del terremoto e complessivamente per l'assenza di misure importanti a sostegno del lavoro.

Un'altra manovra è possibile. Le nostre proposte alternative sono chiare e praticabili da subito:
una patrimoniale progressiva a partire dall'1% sulle grandi ricchezze immobiliari; una sovratassa del 15% sui capitali scudati degli evasori; un tetto massimo di 5 mila euro alle pensioni d'oro e per ogni cumulo pensionistico; il taglio delle spese militari; il taglio delle grandi opere inutili come la TAV. Complessivamente tali misure porterebbero un gettito di oltre 65 miliardi di Euro per fronteggiare la crisi, oltre ad introdurre elementi di giustizia sociale.

Questo governo non è affatto tecnico, ma tutto politico, perché presenta sotto una veste nuova una forte continuità con le politiche del governo Berlusconi, aggravata dal contesto internazionale. Occorre unire la sinistra politica, sindacale e di movimento in un unico fronte di opposizione a questo governo piegato ai diktat dei mercati e della BCE, per un'alternativa possibile, solidale e democratica, in Italia e in Europa.

L'Aquila, 12/12/11

Francesco Marola
Segretario provinciale di Rifondazione Comunista

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