Questa mattina abbiamo audito in II commissione l’assessore Di Dalmazio sulla questione della mega-centrale a biomasse Powercrop di Avezzano che vede giustamente contrari enti locali interessati, organizzazioni del mondo agricolo, associazioni e la stragrande maggioranza della popolazione dell’area interessata.
La seduta ci ha dato l’occasione di illustrare all’assessore competente le ragioni della risoluzione che sarà posta in votazione nella prossima seduta del Consiglio Regionale convocata per l’8 novembre.
Con la risoluzione chiediamo alla Giunta di sospendere il procedimento autorizzativo e di richiedere al Comitato VIA di riesaminare la questione.
L’ intervento dell’assessore è stato piuttosto generico: si è limitato sostanzialmente a dire che per sospendere e riesaminare non bastano motivazioni “politiche”.
A quel punto io ho illustrato i motivi che giustificano un riesame da parte della commissione VIA contenuti nella mia interrogazione alla quale dovrà rispondere nel corso del question time fissato per martedì. Ho approfittato per consegnargli anche una copia del testo che evidentemente non gli era stato ancora recapitato dagli uffici.
All’assessore ho fornito elementi tecnici e non politici che dovrebbero motivare la richiesta di riesame da parte del Comitato VIA.
E’ un dato tecnico il mancato parere dei Parchi (Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga; Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e Parco nazionale della Majella)ricompresi nel bacino di approvvigionamento della Powercrop.
Lo è ancor di più il poco plausibile studio per “valutare il complesso di tutte le emissioni degli impianti e delle attività presenti, le emissioni provenienti da altre fonti e lo stato di qualità dell'aria nella zona interessata”(art.271, Dlgs 152/2006) basato sui dati delle qualità ambientale di Ovindoli comune posto all'interno del Parco Sirente-Velino a quota 1376 metri sul livello del mare, peraltro con dati che si riferiscono a due sole campagne di monitoraggio condotte a luglio per un totale di 18 giorni (dal 04-07-2006 al 09-07-2006 e dal 03-07-2007 al 15-07-2007), peraltro questo arco temporale di monitoraggio è totalmente difforme rispetto a quanto previsto dalle normative comunitarie in materia di monitoraggio della qualità dell'aria per il quale sono necessari almeno 270 gg di monitoraggio. La centrale Powercrop deve essere realizzata a Borgo Incile di Avezzano a 660 metri di quota in una conca intermontana in un contesto orografico e ambientale totalmente diverso da quello a cui si riferiscono i dati della qualità dell'aria usati.
Possiamo dire che con la seduta di oggi non vi sono più scuse per la Giunta e la maggioranza di centrodestra visto che abbiamo fornito ogni elemento che possa consentire di riconvocare il Comitato VIA.
Le ragioni per sospendere la procedura e procedere al riesame ci sono tutte.
Tra l’altro la Giunta Chiodi di recente ha chiesto al comitato VIA di rivedere il suo parere sul calendario venatorio, non si capirebbe perché non possa fare altrettanto su un impianto di così forte impatto ambientale.
Maurizio Acerbo
consigliere regionale Rifondazione Comunista
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