La collocazione dell'auditorium di Renzo Piano ha suscitato un forte dibattito in città, sollecitato tra gli altri da importanti associazioni che si occupano di tutela del patrimonio storico e del paesaggio.
Oltre alle perplessità relative ai costi e alle procedure evidenziate da Italia Nostra,
la collocazione dell'opera in un contesto già denso dal punto di vista artistico, nel bel mezzo di castello e fontana luminosa, è quantomeno discutibile. Potrebbe invece essere riqualificante in altre locazioni sottoutilizzate o attualmente in degrado, si pensi ad esempio, sempre nel parco del castello, al versante prospiciente la questura.
la collocazione dell'opera in un contesto già denso dal punto di vista artistico, nel bel mezzo di castello e fontana luminosa, è quantomeno discutibile. Potrebbe invece essere riqualificante in altre locazioni sottoutilizzate o attualmente in degrado, si pensi ad esempio, sempre nel parco del castello, al versante prospiciente la questura.
La collocazione dell'opera passò in una delibera di giunta senza il voto del consiglio comunale. Una decisione così importante meriterebbe maggiore condivisione, pensiamo che sarebbe un segnale importante coinvolgere nel processo decisionale non solo il consiglio comunale, ma anche direttamente i cittadini, mediante gli strumenti consultivi contenuti nel regolamento della partecipazione, come proposto dallo stesso sindaco Cialente in diverse iniziative pubbliche.
Francesco Marola
Segretario Provinciale Partito della Rifondazione Comunista
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