mercoledì 29 settembre 2010

consiglio comunale L'Aquila: approvato odg di Rifondazione contro la nomina di Cicchetti a vicecommissario

Al Sindaco del Comune di L’Aquila

Al Presidente del Consiglio comunale


Oggetto: ordine del giorno su nomina vicecommissario

Considerato:

  • che con l'ultima Ordinanza in ordine di tempo dalla data odierna è stato nominato Vicecommissario per la Ricostruzione il dott. Antonio Cicchetti;

rilevato

  • che il dott.Cicchetti è stato coinvolto nelle “vicende della Perdonanza”, che si riassumono in un produzione di debiti fuori bilancio, inchieste giudiziarie e arresto del direttore dell'Istituzione Perdonanza e l'incredibile vicenda del Premio Perdonanza non pagato al Vescovo di Sarajevo;

  • che il dott. Cicchetti non ha mai ricevuto una legittimazione democratica e popolare per ricoprire tale incarichi apicali;

  • che gli Enti Locali costantemente esautorati delle proprie funzioni dovrebbero tornare ad amministrare il proprio territorio e che la nomina di un nuovo Commissario allontana questo processo di riappropriazione delle funzioni statutarie degli Enti Locali;

il consiglio comunale

impegna il Sindaco a rappresentare al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Commissario per la Ricostruzione la contrarietà della massima Assemblea elettiva del Comune dell'Aquila alla nomina del Dott. Antonio Cicchetti a Vicecommissario e pertanto ne chiede la revoca.


Il Consigliere Comunale PRC

Enrico Perilli


da il manifesto 28/09


Il consiglio comunale dice no al nuovo commissario Cicchetti
Approvato un ordine del giorno presentato da Rifondazione comunista che chiede la revoca della nomina

di Eleonora Martini

Nessuno ora potrà più dire che la città dell'Aquila è favorevole alla nomina di Antonio Cicchetti, direttore generale dell'università Cattolica di Milano, come nuovo vice commissario delegato alla ricostruzione post-terremoto. Dopo le dimissioni polemiche del sindaco Massimo Cialente e le vivaci proteste dei comitati cittadini, ieri anche il consiglio comunale neroverde si è schierato nettamente contro il ritorno - deciso a Palazzo Grazioli - dell'ex presidente dell'"Istituzione Perdonanza celestiniana" condannato un paio d'anni fa dalla Corte dei conti per «culpa in vigilando». Approvando all'unanimità dei presenti un ordine del giorno presentato dal capogruppo di Rifondazione comunista Enrico Perilli, l'Assemblea municipale ha impegnato lo stesso Cialente ad «annunciare al presidente del Consiglio e al commissario per la ricostruzione la contrarietà della massima assemblea elettiva del Comune dell'Aquila alla nomina di Cicchetti a vice commissario e, pertanto, a chiederne la revoca». Lo hanno votato i 16 consiglieri (Prc, Idv, Pdci, una parte del Pd, Sinistra per l'Aquila e due liste civiche) presenti in Aula, gli altri sono usciti al momento del voto.
Non un accenno, però, ai trascorsi del «gentiluomo di Sua Santità»: il Pd ha imposto l'eliminazione di ogni riferimento alla sentenza numero 77 emessa dai giudici contabili nel 2008 minacciando altrimenti il voto contrario. Censurate parole e frasi pericolose per certi equilibri politici del centrosinistra ma bollate come «giustizialiste» e «forcaiole». «Quando ho presentato la prima volta l'odg - racconta Perilli, di professione docente universitario - c'è stato un linciaggio generale, mi hanno accusato di giustizialismo e al momento del voto hanno fatto mancare il numero legale». Anche ieri non è stato facile, e alla fine il testo che Perilli ha accettato «malvolentieri» di emendare si è trasformato in un generico rifiuto della politica dei commissariamenti: «Gli enti locali - recita l'odg approvato - costantemente esautorati delle proprie funzioni, dovrebbero tornare ad amministrare il proprio territorio e la nomina di un nuovo commissario allontana questo processo di riappropriazione delle funzioni statutarie. Il dottor Cicchetti non ha mai ricevuto una legittimazione democratica e popolare per ricoprire tale incarichi apicali». Il direttore generale della Cattolica, ricorda il documento, «è noto in città per le vicende della Perdonanza, che si riassumono in un produzione di debiti fuori bilancio, inchieste giudiziarie, (e arresto del direttore dell'Istituzione Perdonanza, è la frase cassata dal Pd, ndr) e l'incredibile vicenda del Premio Perdonanza non pagato al vescovo di Sarajevo».
Dal canto suo, in questo modo il partito di maggioranza si è aggiudicato un documento consiliare a difesa delle posizioni già espresse dal primo cittadino, una sorta di risposta autorevole alla lettera con la quale il premier Berlusconi la settimana scorsa aveva bacchettato Cialente per la sua decisione di rimettere il proprio incarico di vice commissario, accusandolo di remare in questo modo contro gli interessi della città e degli stessi aquilani.


lunedì 27 settembre 2010

Quale futuro per i servizi sociali delle comunità montane

Quale futuro per i servizi sociali erogati dalle comunità montane nei comuni del cratere? Questa è la domanda che in queste settimane si pongono qualche centinaio di operatori del settore e moltissime famiglie di disabili, minori e anziani che quotidianamente usufruiscono di servizi assistenziali essenziali. I tagli contenuti nella manovra finanziaria del governo Berlusconi oltre alla riduzione delle comunità montane, che nella nostra regione passano da 14 a 11 con il commissariamento di alcune, producono un altro terremoto in termini di insufficienza di risorse e di incertezza sul futuro.
In questo difficile contesto dove a mancare non sono solo le risorse economiche ma anche una linea d'indirizzo diventa difficile gestire la fase transitoria nella quale, comunque, operatori e utenti vivono in una condizione di grande difficoltà legata alla mancanza di pianificazione.
E' di questi giorni la notizia che la Comunità montana Amiternina sta chiedendo alle famiglie una compartecipazione per i servizi di assistenza erogati nel 2010 che nel momento in cui venivano forniti erano ritenuti gratuiti dagli utenti. Bisogna urgentemente istituire un tavolo istituzionale al quale devono necessariamente partecipare la regione, le comunità montane di nuova formazione, i sindacati e le cooperative operanti sul territorio per capire quante e quali sono le risorse a disposizione per difendere i servizi sociali nelle zone montane e conseguentemente i lavoratori del settore che prestano un' opera essenziale e strategica per il futuro del territorio.
E' necessario disegnare una prospettiva di sviluppo del sostegno alle persone che scongiuri qualsiasi riduzione dei livelli assistenziali e che non comporti spese per le famiglie. In quest'ottica si deve lavorare per determinare un cambio di marcia che restituisca slancio ad un settore al quale nella nostra regione e nell'aquilano in particolare troppo spesso sono state destinate risorse insufficienti.

Goffredo Juchich
Prc L'Aquila

INCHIESTA RIFIUTI: CHIODI CHIEDA SCUSA AGLI ABRUZZESI E SI DIMETTA

L'inchiesta giudiziaria che ha portato all'arresto, a quanto si apprende dalla stampa,
dell'imprenditore Di Zio e dell'Assessore Venturoni, intorno al caso della gestione
dell'azienda TEAM SpA., è probabilmente solo una delle metastasi di un cancro ben
più complesso ed articolato che affligge l'Abruzzo nel settore della gestione dei
rifiuti.
Il tentativo di abbassare la soglia del 40% di raccolta differenziata, quale condizione
per il via libera agli inceneritori, più volte annunciato dal Presidente Chiodi e da
Rifondazione Comunista fortemente contestato, chiama in causa una responsabilità
politica, prima ancora che giudiziaria, volta evidentemente a privilegiare gruppi di
potere e non l'interesse dei cittadini.
Ci auguriamo che l'inchiesta possa disvelare i perversi intrecci che hanno reso di fatto
l'impresa De.Co quasi monopolista del settore rifiuti della nostra Regione.
Chiodi è stato eletto da una minoranza di cittadini abruzzesi sull'onda dello scandalo
sanità. Considerata la Caporetto morale del suo centrodestra, farebbe bene a
dimettersi immediatamente, non prima però di aver scritto una lettera a Berlusconi
per chiedere la revoca della nomina del condannato Cicchetti e una lettera agli
abruzzesi con tante scuse.

Il Segretario regionale PRC
Marco Fars

martedì 14 settembre 2010

CHI E’ IL FUTURO VICE-COMMISSARIO ALLA RICOSTRUZIONE

dal blog di Maurizio Acerbo


UN CONDANNATO PER “CULPA IN VIGILANDO”

VICE-COMMISSARIO PER LA RICOSTRUZIONE ?

Se è molto discutibile la scelta di nominare un altro vice-commissario alla ricostruzione appare ancor di più inopportuna la scelta della persona di Antonio Cicchetti.
Ci pare indispensabile un minimo di esercizio della memoria collettiva.
Ricordiamo agli smemorati che Antonio Cicchetti è stato condannato dalla sezione giurisdizionale abruzzese della Corte dei Conti per la “avvilente vicenda” (dalla sentenza) della Perdonanza.
La lettura della sentenza della Corte dei Conti n.77 del 2008 è alquanto istruttiva:
“il Presidente del cda Antonio Cicchetti…costruisce la propria posizione difensiva sull’assunto che TUTTA LA MALAGESTIONE SI ERA SVOLTA SENZA CHE LUI SE NE POTESSE RENDERE CONTO. Si tratta di un assunto cui non può esser dato credito”, scrivono i giudici.

“E’ infatti del tutto ragionevole ritenere che una MEDIA attenzione allo svolgimento del proprio incarico avrebbe dovuto determinare dubbi e stimoli all’approfondimento degli aspetti più problematici della gestione…E’ così impossibile ammettere che PER ANNI parte dei verbali e delle delibere del Consiglio rimanesse priva della firma del Presidente senza che questi nelle numerose riunioni che si sono succedute ne abbia avuto contezza. Anche con riguardo ai meri adempimenti formali un minimo di diligenza avrebbe reso possibile (…) il minimo di controllo necessario ad ostacolare molte delle irregolarità gestorie”.

La sentenza è davvero lapidaria nel definire il ruolo svolto dal Cicchetti in qualità di Presidente del cda: ”inescusabile negligenza”, “mancato svolgimento dei compiti di vigilanza”, insomma in capo al Cicchetti viene ravvisata una responsabilità per “culpa in vigilando”.

I giudici descrivono “una dimensione davvero inusuale di violazione di norme cogenti e principi ineludibili” e un’ “impressionante elenco di inescusabili, e non smentite mancanze”.

Per quanto riguarda le conseguenze penali dello scandalo ricordiamo che fu condannato Michele Gentile, ma secondo quanto scrivono i giudici “la memoria del Sindaco Tempesta ha evidenziato che la nomina di Gentile a Direttore dell’Istituzione è seguita da favorevole segnalazione di Antonio Cicchetti”.

Vi pare possibile che chi non è stato capace di vigilare sulla correttezza della gestione di una manifestazione come la Perdonanza possa offrire garanzie rispetto all’immane compito della ricostruzione?

I cittadini aquilani e abruzzesi e l’opinione pubblica nazionale si aspettano legittimamente scelte fondate sulla trasparenza e la competenza. La nomina di Cicchetti suonerebbe come un’offesa e una beffa.
Non abbiamo compreso quali siano le competenze e le esperienze specifiche che hanno spinto Chiodi e Berlusconi a individuare la figura di cicchetti per un compito così strategico.

Non crediamo che la vicinanza alle gerarchie vaticane possa essere considerato un attestato rassicurante visto che Balducci e la “cricca” contavano solidissime entrature proprio da quelle parti.

Un terzo commissario, se serve e noi ne dubitiamo, dovrebbe avere delle competenze e delle esperienze ben diverse da quelle di Cicchetti.


Maurizio Acerbo, consigliere PRC Regione Abruzzo

Enrico Perilli, consigliere comunale PRC Aquila



P.S.: grazie a una delle tante leggi vergogna berlusconiane Cicchetti in appello ha avuto accesso alla “definizione agevolata” cioè la riduzione dell’importo del risarcimento a solo il 10% della somma fissata nel primo grado di giudizio.

Per un ritratto di Antonio Cicchetti consigliamo qualche articolo:

Da Milano accuse di «mala gestione» al direttore della Cattolica http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2010/09/13/news/appalti-e-amici-la-rete-di-cicchetti-2350099

Cicchetti, l’amico del Papa si rilassa col golf: io sereno http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2010/09/13/news/cicchetti-l-amico-del-papa-si-rilassa-col-golf-io-sereno-2350035

mercoledì 8 settembre 2010

Rifondazione al fianco dei precari della scuola

Domani mercoledì 8 settembre, a partire dalle ore 10,00 presso l’Istituto Tecnico Industriale dell’Aquila (in via Acquasanta), ci sarà un presidio di protesta dei precari della scuola della provincia de L’Aquila per dire NO ai tagli ed alla controriforma della Gelmini.

Da settimane in tutta Italia i precari della scuola si stanno battendo contro il più grande licenziamento di massa mai avvenuto nel nostro Paese: oltre 120.000 posti di lavoro in meno nel triennio 2009-2012. Di fronte a questo incredibile colpo di scure, anche l’Abruzzo e la provincia dell’Aquila vengono colpite in maniera massiccia: in Regione ci saranno oltre 3mila posti in meno fino al 2012; solo nella nostra provincia ci saranno almeno 600 posti tagliati, nonostante tutte le rassicurazioni del ministro Gelmini dopo il sisma del 6 aprile.

Anche nella scuola si vogliono far pagare i costi della crisi ai lavoratori, e nella fattispecie i lavoratori precari, che in questi anni tra mille difficoltà hanno consentito alla scuola italiana di funzionare. Ancora non si capisce, o molto più probabilmente non si vuol capire, che tagliare risorse all'istruzione pubblica e alla ricerca significa semplicemente amputare il futuro a un paese come il nostro, che è l’unico dei grandi paesi europei che taglia risorse alla scuola e che viceversa dovrebbe credere fortemente nella formazione e nella ricerca come volano di un nuovo sviluppo. In realtà un ministro e un governo elitari e classisti, col pretesto del merito e dell'efficienza, spianano la strada ad un sapere privatizzato ad uso esclusivo dei ceti più abbienti.

Rifondazione Comunista è al fianco dei precari della scuola e, di fronte al teatrino quotidiano della politica, chiede a tutte le forze politiche a partire da quelle del centrosinistra un’assunzione di responsabilità per salvare e rilanciare nei fatti una scuola pubblica di qualità, salvaguardando le sue lavoratrici e i suoi lavoratori.

L’Aquila, 7 Settembre 2010

Fabio Pelini - segretario provinciale PRC-SE

martedì 7 settembre 2010

interpellanza criteri di assegnazione e gestione alloggi Progetto C.A.S.E, MAP, FONDO IMMOBILIARE.

Al Sindaco del Comune di L’Aquila


Oggetto: interpellanza a risposta scritta ed in aula su criteri di assegnazione e gestione alloggi Progetto C.A.S.E, MAP, FONDO IMMOBILIARE.


PREMESSO:

-che le assegnazioni degli alloggi del Progetto C.A.S.E. sono avvenute in base al censimento del 10 agosto 2009;

-che i criteri di assegnazione definiti dal Consiglio Comunale sono stati “cestinati” e che la P.C. ne ha adottati di propri;

-che detti criteri sono stati “secretati”;

-che si è proceduto e si procede, a seguito di accertamenti, allo sgombero di assegnatari ritenuti “abusivi”;


CONSIDERATO:

-che il 28/10/'09 quattro consiglieri comunali presentavo una richiesta di accesso agli atti per conoscere criteri e punteggi che hanno portato all'assegnazione dell'alloggio;

-che tale richiesta veniva respinta con nota del 24/11/''10 a firma del dott. Guido Bertolaso;

-che gli avvocati Alessandro Rosa e Francesco Rosettini proponevano richieste di accesso agli atti per conto di numerosi cittadini esclusi delle assegnazioni e pertanto “portatori di interesse”;

-che a tali richieste rispondeva con nota sempre il dott. Bertolaso dichiarando che dal 28/02/'09 si potevano visionare detti criteri e punteggi;


RILEVATO

  • che in data 27/05/'10 'l'avvocato Rosa, con alcuni assistiti, si recava presso La Struttura Gestione Emergenza per visionare i famosi atti;

  • che tale legittima richiesta veniva fermamente respinta;

  • che in un periodo successivo all'autunno '09, con medesima graduatoria venivano assegnati anche gli alloggi del fondo immobiliare;

  • che si fa obbligo agli assegnatari di comunicare alla SGE eventuali periodi di assenza dall'alloggio;


SOTTOLINEATO

  • che ad oggi continuano a rimanere segreti criteri e punteggi di assegnazione;


si INTERPELLA

il Sindaco o un suo delegato al fine di conoscere:

  1. le ragioni di tale e tanta segretezza;

  2. le ragioni per le quali nonostante le dichiarazioni del dott. Bertolaso di poter visionare gli atti, la SGE si rifiuta di mostrarli;

  3. che cosa intende fare l'Amministrazione Attiva per dare trasparenza e rispondere finalmente alle richiesta di molti cittadini;

  4. quali sono i criteri e i punteggi in base ai quali sono state assegnati gli alloggi del Progetto CASE ed in seguito i MAP ed il fondo immobiliare;

  5. quali criteri sono stati utilizzati per abbinare gli assegnatari del fondo immobiliare con il rispettivo alloggio;

  6. perchè non si è mai reso pubblico l'elenco di coloro che chiedono il trasferimento da un alloggio ad un altro con i tempi di risposta a tale richiesta;

  7. se il problema dei controlli e sgomberi lo si ritiene anche di natura sociale; se si perchè alla pattuglia di forza pubblica non viene affiancata un'equipe psicosociale;

  8. con quali criteri vengono scelti i vigili urbani che assolvono a tale funzione e se si ritiene opportuna una rotazione tra tutti gli agenti nel compiere tale delicato compito;

  9. a quanti sgomberi si è provveduto finora e quanti cittadini sono stati denunciati per oltraggio e/o resistenza e/o ingiuria;

  10. se si ritiene giusto obbligare gli assegnatari a comunicare spostamenti e assenze più o meno prolungate.


L’Aquila 3 settembre 2010,


Il consigliere comunale PRC Enrico Perilli