domenica 9 ottobre 2011

Interrogazione a Chiodi su chiusura della mensa della Facoltà di Lettere e filosofia

La chiusura della mensa a Bazzano è un fatto grave che mostra quanta poca attenzione la Regione dimostri nei confronti dell’università e dei suoi studenti. Spero che la presentazione di un’interrogazione possa servire almeno a ricordare al presidente Chiodi che tra i compiti della Regione c’è anche quello di garantire il diritto allo studio, in particolar modo in una città che vede nell’università la principale risorsa per la rinascita post-terremoto.

Colpisce anche il silenzio e la latitanza della Giunta Regionale e degli stessi esponenti regionali del centrodestra aquilano di fronte alla denuncia sollevata dal preside della Facoltà di Lettere e Filosofia e dagli studenti dell'UDU.
I disagi dovuti alla chiusura della mensa universitaria sono fortissimi, poiché la facoltà è dislocata all'interno di un polo industriale isolato, chi non è munito di mezzi locomozione autonomi va incontro a fortissime difficoltà.

E’ inaccettabile che si decida di lasciare per un intero anno accademico senza servizio mensa la Facoltà di Lettere e Filosofia. I vertici dell’ADSU avevano il dovere di trovare soluzioni alternative  per contenere i costi della mensa prima di procedere alla chiusura.
 Anche nel caso in cui l'ASDU ritenga inevitabile questa misura estrema, è inaccettabile che prima non venga fornita alcuna soluzione alternativa, quale ad esempio la convenzione presso altre strutture mensa, con relativi servizi di trasporto. Non è possibile che gli studenti della facoltà di Lettere e Filosofia siano trattati come studenti di serie B. E’ ancor più vergognoso che gli studenti che avrebbero diritto ai pasti gratuiti sulla base delle norme per il diritto allo studio siano derubati e presi in giro in questa maniera.

Maurizio Acerbo
consigliere regionale Rifondazione Comunista

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