sabato 27 novembre 2010

i GC sul tetto di Lettere in Rivolta

Questa mattina come Giovani Comunisti abbiamo preso parte alla manifestazione auto-organizzata dagli studenti della facoltà di Lettere, siamo saliti sul tetto dell'edificio con megafoni, striscioni e bandiere per gridare la nostra contrarietà al ddl Gelmini.

Abbiamo manifestato per la difesa del diritto allo studio, le borse di studio secondo quanto previsto nel ddl infatti non saranno più erogate dallo Stato ma da una SpA sotto forma di prestito temporaneo (prestito d'onore) su base meritocratica e non più per criteri di reddito: potrà permettersi gli studi solo chi avrà la possibilità economica di sostenerli...

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30/11:

OCCUPATA L'UNIVERSITA' DE L'AQUILA CONTRO IL DDL GELMINI

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giovedì 18 novembre 2010

20 NOVEMBRE, L'AQUILA CHIAMA L'ITALIA


L'Aquila manifestazione nazionale 20 novembre
MACERIE DI DEMOCRAZIA - SOS L'AQUILA CHIAMA ITALIA
http://www.anno1.org/home

Pullman dall'Abruzzo: PRC Tel 08566788 - 3381195358

info corteo L'Aquila: 3336936168

il PRC con i lavoratori della Sacci

Tra le problematiche occupazionali che attraversano drammaticamente le cronache locali di questi giorni ricordiamo la vertenza Sacci che ha visto, nella mattinata del 17 novembre - presso Confindustria L’Aquila – il confronto tra organizzazioni sindacali di categoria, RSU e Azienda.

La Sacci, come noto, rappresenta il PIL del territorio dell’Alta Valle dell’Aterno e, con i suoi 90 dipendenti, è uno dei più antichi insediamenti industriali di fondamentale importanza per l’economia dell’intera provincia.

Va sottolineato che se, da un lato, risultano chiari i pesanti effetti del critico andamento dl settore sul Gruppo Sacci, più piccolo rispetto ad altri “colossi” del settore cementiero, dall’altro appare evidente che, vista la positività degli anni scorsi, ossia quelli del profitto dell’intero comparto delle costruzioni, ora non si può pensare, meramente, di chiedere ai soli lavoratori di pagare il prezzo della crisi.

Una cosa è certa ed è che, nel territorio aquilano, così tragicamente colpito in termini sociali, non è possibile causare la perdita di ulteriori posti di lavoro come pensa di fare la Sacci con gli annunciati 26 esuberi.

Per queste ragioni Rifondazione Comunista è al fianco di tutti i lavoratori di Cagnano Amiterno che lavorano nella cementeria e che, come cittadini di un territorio che ha subito l’impatto ambientale della fabbrica, hanno, nel corso degli anni, socialmente già dato ed ora si aspettano di continuare ad essere occupati in un sito che, a 15 chilometri dal più volte citato “cantiere più grande d’Europa”, non può che essere considerato strategico.

Fabrizio Petrolini - responsabile lavoro PRC L'Aquila

Impianto a biomasse: PD ambiguo e pilatesco

Nell’ultima seduta del consiglio comunale che vedeva, tra gli argomenti in discussione, l’ordine del giorno sull’impianto a biomasse di Bazzano, il PD ha assunto un atteggiamento inspiegabilmente ambiguo e pilatesco.

Dopo che gli stessi rappresentanti del partito, a cominciare dal sindaco Cialente e dallo stesso proponente dell’ordine del giorno, il consigliere comunale Alì Salem, avevano assicurato, nel corso di un’affollata riunione a Paganica, la propria ferma contrarietà alla centrale, da portare avanti in tutte le sedi opportune e ufficializzare nel documento portato all’attenzione del consiglio, la determinazione è stata modificata in maniera sostanziale e così l’assise civica ha votato una generica indicazione a “rivedere” il progetto.

Nel frattempo la società che andrà a realizzare l’impianto, e che sarà l’unica a trarne profitto, ha ribadito che non intende recedere nemmeno di un passo e che a dicembre inizieranno i lavori. Rispetto a una tale aggressione al nostro territorio, con una centrale che vomiterà per 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, fumo e polveri sottili altamente inquinanti, la politica cittadina ha invece il dovere di mobilitarsi e assumere una posizione chiara e decisa.

Ricordiamo che il territorio su cui l’impianto dovrebbe sorgere ha già subito pesanti espropri per la realizzazione di tre quartieri del progetto Case e che, lungi dall’assicurare sviluppo economico e occupazionale, la centrale a biomasse andrà a incidere pesantemente sulla qualità della vita nella zona, ai danni dei cittadini e anche delle attività produttive, che certamente decideranno di trasferirsi altrove, con conseguente emorragia di posti di lavoro. Altro che vantaggi! Quanto poi al futuro dello stabilimento, basta guardare ai rapporti dell’Enea per verificare come questo genere di impianti siano ritenuti, oltre che inquinanti, anche improduttivi in territori come il nostro, con il risultato che si comincia con il legno e si finisce per bruciare di tutto.

Il PRC mantiene pertanto la propria linea di ferma contrarietà alla centrale, da portare avanti insieme con i cittadini e con quella parte della politica che vorrà proseguire con coerenza questa battaglia a difesa del territorio e della sua economia.

Enrico Perilli - consigliere comunale PRC

Fabio Pelini - Segretario provinciale PRC

domenica 7 novembre 2010

11 e 13 novembre: 1° Congresso Federazione della Sinistra

La Sinistra del lavoro, della democrazia, dell'unità

1° Congresso della Federazione della Sinistra

leggi qui il documento politico

leggi qui il regolamento del congresso


Giovedì 11 novembre, Valle Peligna
h 17:30, sala comunale Vittorito (AQ)
(tel. 3388489338)


Sabato 13 novembre, L'Aquila
h 16:00, Sala conferenze hotel Azzurro, via Giovanni di Vincenzo 2
(tel. 3336367616)



Lettera di Cesare Salvi - portavoce nazionale Federazione della Sinistra

Care compagne e cari compagni, il cammino che abbiamo intrapreso insieme, comunisti e socialisti, forze della sinistra, è al suo primo traguardo: il Congresso.

La Federazione della Sinistra nasce ricercando le ragioni dell’unità sui contenuti, nel rispetto delle diverse identità: la sinistra che continuava a dividersi, torna a riunirsi; ci ritroviamo proprio nell’anniversario che ha segnato la storia di questo Paese, i novantanni dalla nascita del Pci, il prossimo 21 gennaio.

Il nostro sarà un Congresso fondativo, “numero zero” della nostra storia, indispensabile per dare alla Federazione la piattaforma e la struttura dirigente per svolgere il compito che ci siamo prefissi: innanzitutto rappresentare nella politica italiana i lavoratori, quegli stessi lavoratori che hanno invaso Roma con le bandiere della Fiom, che lottano per salvare le loro università, la conoscenza e la ricerca. Quei lavoratori ai quali pensavano anche i nostri Costituenti scrivendo le parole fondamentali della nostra democrazia.

Non dobbiamo nasconderci le difficoltà che ci attendono, ma oggi è il giorno in cui dobbiamo soprattutto avere la coscienza e l’orgoglio della nostra scelta: viva la sinistra unita, per i lavoratori, per l’Italia!

Cesare Salvi