L'Abruzzo non può più permettersi una classe dirigente famelica e
incompetente che ci fa tornare indietro rispetto a tutti gli indicatori
sociale ambientali.
La perdita di 4 bandiere blu e' l'ennesimo danno che una cattiva gestione della cosa pubblica infligge all'immagine e all'economia abruzzese.
Emerge tristemente per l'ennesima volta il fallimento della politica regionale in campo ambientale e di tutela delle acque delegata da una politica debole e impreparata a super-direttori come Sorgi e Caputi di cui ho chiesto anche con una risoluzione il trasferimento ad altro incarico.
Tra un Piano di Tutela delle acque che posticipa al 2027 la riqualificazione dei nostri fiumi e un comitato VIA che autorizza progett sui fiumi che ne riducono al lumicino il flusso minimo vitale i nostri fiumi continuano a essere ridotti a cloache.
Se il fallimento della Giunta Chiodi e' totale, almeno pari e' la responsabilità di un centrosinistro che ha controllato attraverso i suoi amministratori le società di gestione del servizio idrico integrato.
Le SPA dell'acqua non solo hanno accumulato centinaia di milioni di debiti a causa di clientele, sprechi, corruzione ma non hanno nemmeno garantito depuratori ben funzionanti.
Candidare alle regionali i più famigerati esponenti del "partito dell'acqua" e' un'offesa al buon senso degli abruzzesi.
L'Abruzzo ha bisogno di un'autentica svolta ambientalista.
Maurizio Acerbo, candidato presidente Regione Abruzzo "Un'altra regione"
La perdita di 4 bandiere blu e' l'ennesimo danno che una cattiva gestione della cosa pubblica infligge all'immagine e all'economia abruzzese.
Emerge tristemente per l'ennesima volta il fallimento della politica regionale in campo ambientale e di tutela delle acque delegata da una politica debole e impreparata a super-direttori come Sorgi e Caputi di cui ho chiesto anche con una risoluzione il trasferimento ad altro incarico.
Tra un Piano di Tutela delle acque che posticipa al 2027 la riqualificazione dei nostri fiumi e un comitato VIA che autorizza progett sui fiumi che ne riducono al lumicino il flusso minimo vitale i nostri fiumi continuano a essere ridotti a cloache.
Se il fallimento della Giunta Chiodi e' totale, almeno pari e' la responsabilità di un centrosinistro che ha controllato attraverso i suoi amministratori le società di gestione del servizio idrico integrato.
Le SPA dell'acqua non solo hanno accumulato centinaia di milioni di debiti a causa di clientele, sprechi, corruzione ma non hanno nemmeno garantito depuratori ben funzionanti.
Candidare alle regionali i più famigerati esponenti del "partito dell'acqua" e' un'offesa al buon senso degli abruzzesi.
L'Abruzzo ha bisogno di un'autentica svolta ambientalista.
Maurizio Acerbo, candidato presidente Regione Abruzzo "Un'altra regione"
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