Anche oggi D'Alfonso non ha risposto sul bancomat, ma ammette di essere prescritto
Questa mattina nel corso del confronto televisivo presso l'emittente Antenna10 ho di nuovo posto a D'Alfonso la domanda a cui non si potrebbe sottrarre alcun politico in un paese civile.
Come campava senza prelevare somme dai propri conti o da quelli dei familiari e da dove venivano le somme invece versate in contanti sugli stessi conti?
Di nuovo D'Alfonso non ha risposto limitandosi al solito invito a leggere gli atti processuali, esercizio ovviamente difficile per i normali cittadini.
Su mia sollecitazione pero' D'Alfonso ha ammesso di non essere stato assolto da tutti i capi d'imputazione ma di aver beneficiato della prescrizione, un aspetto della vicenda giudiziaria che meriterebbe approfondimento.
E' un peccato che non vengano informati gli abruzzesi sui miracoli di economia domestica di cui e' stato capace il leader del centrosinistro abruzzese.
E' assai grave che D'Alfonso continui a non fornire chiarimenti comprensibili su vicende che sono molto più gravi dell'adulterio di Chiodi nella stanza 114.
E' indice poi di una diffusa e trasversale attitudine omertoso che sia soltanto il candidato di sinistra Maurizio Acerbo a porre domande di questo genere.
E' d'altronde evidente che i due schieramenti di centrodestra hanno gli armadi talmente pieni di scheletri che non si attaccano mai apertamente sulle cose serie limitandosi a esercitazioni di fumisterie programmatiche.
Maurizio Acerbo, candidato presidente Regione Abruzzo
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