sabato 31 maggio 2014
UN'ALTRA REGIONE: IL MOVIMENTO PROSEGUE PER COSTRUIRE UNA SINISTRA RADICALE UNITA
L'ultima tornata elettorale ci consegna un dato complessivamente positivo, seppur all'interno di una sconfitta parziale.
Dalle europee viene un dato fortemente incoraggiante: l'affermazione della lista Tsipras è più consistente nella nostra provincia, con il 5,5% dei voti, tra cui spicca il 9,5% dell'Altra Europa con Tsipras su L'Aquila città. Altro motivo di entusiasmo è il risultato della nostra compagna militante del PRC Eleonora Forenza, che nel collegio sud ottiene oltre 22mila preferenze. Con l'annunciata rinuncia di Barbara Spinelli le permettono di essere eletta parlamentare europea.
D'altra parte nelle regionali la soglia di sbarramento al 4% non permette al 3% della lista Un'Altra Regione con Acerbo di eleggere un rappresentante in consiglio regionale, a differenza di partiti che hanno ottenuto consensi minori ma hanno fatto la scelta di comodo dell'alleaza con il pluri imputato D'Alfonso. Eppure il 4,2% su L'Aquila città, così come la crescita al 3% su Sulmona ed Avezzano, consegna un dato di progresso importante rispetto alla presenza del PRC che registriamo con soddisfazione.
Il risultato straordinario delle europee a L'Aquila è stato favorito da una serie di fattori: dall'unità della sinistra e di movimenti civici, e dalla candidatura aquilana di Annalucia Bonanni che con 1800 preferenze ha saputo spostare consensi di un elettorato più moderato, tradizionalmente legato al PD. Tuttavia oltre la candidatura aquilana, si registrano 3000 voti complessivi di lista, dunque circa 1200 voti che indipendentemente dalle candidature hanno sostenuto le proposte dell'Altra Europa sui contenuti di lotta all'austerity e di diritti e democrazia per le istituzioni europee. Infine il risultato è dovuto anche alla buona visibilità conferita dai media locali alla lista, che a differenza di quelli nazionali non hanno operato alcuna censura alla campagna elettorale.
Consenso delle europee che difficilmente avrebbe potuto essere ottenuto interamente sulle regionali, in cui la lista Un'Altra Regione, al pari della lista Tsipras intesa come fronte comune di sinistra e movimenti nell'alternativa al PD, è stata animata dalla sola forza organizzata del PRC, mentre SEL e movimenti civici locali hanno fatto la scelta di sostenere il pluri imputato D'Alfonso o semplicemente di non schierarsi. Il grande lavoro politico, riconosciuto da tutti, svolto da Maurizio Acerbo in 5 anni di opposizione solitaria al malgoverno Chiodi, nelle principali città porta consensi oltre il 4%, mentre non riesce a giungere nelle zone periferiche dove prevalgono le candidature territoriali sostenute dai grandi elettori e i rapporti clientelari che caratterizzano la politca regionale in maniera bipartisan. Pesa dunque un nostro ancora insufficiente radicamento territoriale.
Usciamo comunque a testa alta dalle regionali per la coerenza della nostra posizione, chiaramente di sinistra, ambientalista e intransigente sulla questione morale. In particolare a L'Aquila è molto importante il risultato di Simona Giannangeli, che con 1048 preferenze è la candidata più votata della lista in Abruzzo dopo Maurizio Acerbo. Candidatura che ha mobilitato tanti uomini e donne provenienti dalla società non direttamente impegnati in politica.
Complessivamente dal voto emerge anche nel nostro terrritorio la necessità di una sinistra radicale plurale e unitaria, indipendente, sul modello "frontista" adottato dai principali schieramenti della sinistra radicale europea: Syriza in Grecia, Izquierda Unida in Spagna, Linke in Germania, Front de Gauche in Francia, per fare i principali riferimenti. Il PRC auspica la nascita di una "Syriza italiana" a partire dall'esperienza della lista Tsipras, processo che dovrà necessariamente configurarsi come la costituente di un nuovo soggetto, processo lungo caratterizzato dalla democrazia dal basso - non verticistico come in parte è stato quello segnato dal ruolo dei "garanti" della lista Tsipras - e da un chiaro orientamento antiliberista e anticapitalista.
Chi ha animato la lista Un'Altra Regione, dunque il PRC ma anche movimenti e numerosi indipendenti, vuole dare risposta a questa domanda di sinistra. Per questo Un'Altra Regione non si fermerà alle regionali ma proseguirà a livello locale per mettersi a disposizione di questo processo. Lo faremo a partire dall'assemblea aperta che si terrà a L'Aquila mercoledì 4 giugno presso il comitato elettorale di Simona Giannangeli.
sabato 17 maggio 2014
Successo dell'incontro Giannangeli Acerbo vogliamo ri-governare la regione, spezzando la convivenza tra corruzione e politica.
Grande successo ieri sera
all'Auditorium del Parco per l'iniziativa organizzata a sostegno della listra
Un'altra regione e della candidata aquilana Simona Giannangeli.
Era presente anche il candidato
Presidente Maurizio Acerbo: ha ribadito che la lista Un'altra
regione rappresenta l'unica alternativa di sinistra onesta e credibile nello scenario
politico regionale, in cui la candidatura di D'Alfonso ha reso priva di senso la distinzione tra centrodestra e centrosinistra.
Tra le relatrici la Dr.ssa Laura
Natali, dirigente della Medicina Universitaria, che ha ripercorso nel suo
intervento le fasi più significative del processo di erosione del diritto alla
cura e ad una sanità garantita messo in atto all'Aquila dai vertici
dell'Ospedale Azienda.
Dopo l'intervento di altre
autorevoli relatrici sui temi dell'istruzione, del lavoro precario e della
violenza contro le donne ha concluso l'incontro Simona Giannangeli, che ha
sottolineato con forza che la lista Un'altra regione ha già vinto, perchè ha
avuto il coraggio di costruirsi un percorso di indipendenza grazie all'onestà e
alla credibilità delle proprie candidate e dei propri candidati.
Simona Giannangeli ha invitato al
voto consapevole e coraggioso, demolendo il concetto di voto utile laddove, se
dato a D'Alfonso, sarebbe utile solo a perpetuare il sistema affaristico al
governo della Regione.
Erano tante le persone presenti,
molti giovani, tutte persone indisponibili a votare il centrosinistra e
determinati a sostenere la lista Un'alta regione e la candidata Simona
Giannangeli, per affermare con forza che vogliamo ri-governare la regione,
spezzando la convivenza tra corruzione e politica.
Ieri sera all'Aquila questa
volontà è stata chiara e ampiamente condivisa.
mercoledì 14 maggio 2014
Fabrizi (Rifondazione - Un’Altra Regione con Acerbo): urgente stanziare fondi necessari per la messa in sicurezza dell’area Fosso delle Pescine (Pizzoli).
Il
23 dicembre 2013 sul sito ufficiale della Regione Abruzzo veniva
pubblicata questa notizia:
DISSESTO IDROGEOLOGICO; DI PAOLO: IN ARRIVO FONDI PER I COMUNI
(Regflash)
L'Aquila, 23 dic - l'assessore ai lavori pubblici, Angelo Di Paolo,
rende noto che in ragione di fondi straordinari messi a disposizione
dal governo centrale per il dissesto idrogeologico, procederà a
bandire un avviso di evidenza pubblica indirizzato ai comuni
classificati ad "alta pericolosità" (R4). Di Paolo:
"verranno unificate le economie dell'anno 2013 con quelle
previste per il 2014, allo scopo di avere a disposizione fondi più
cospicui tali da risolvere i problemi più urgenti del territorio
abruzzese che, come è noto, presenta criticità molto importanti
sotto il profilo del dissesto idrogeologico, soprattutto in
conseguenza dei danni causati dai recenti eventi atmosferici".
(Regflash) US131223
Che
fine hanno fatto i fondi per il dissesto idrogeologico destinati ai
comuni abruzzesi classificati ad "alta pericolosità" (R4)?
I cittadini residenti in quell’area (come gli altri cittadini
abruzzesi in analoghe situazioni) aspettano risposte concrete e non
montagne di menzogne dalle istituzioni per la messa in sicurezza
della zona dove risiedono diverse famiglie quotidianamente minacciate
dal rischio idrogeologico. UN’ALTRA REGIONE ritiene che questo
intervento sia della massima urgenza. Si deve proprio all’intervento
del Consigliere regionale del PRC e candidato presidente Maurizio
Acerbo che l’ex-Assessore Di Paolo, il Genio Civile e della Difesa
del Suolo si siano interessati di constatare la gravità della
situazione.
L'area
in questione, il tratto urbano del Fosso delle Pescine, all'interno
del PAI, è classificata come area dal massimo rischio idrogeologico,
detto R4. Già nel 2007 un intenso evento metereologico, arrecò
gravi danni alla zona.
Un
intervento non può più essere rinviato: Un’Altra regione prende
l’impegno vincolante affinché la messe in sicurezza dell’area
sia tra le proprie priorità di programma.
Giampiero
Fabrizi – circolo PRC Alto Aterno, candidato Un’altra Regione con
Acerbo
Bandiere blu: Abruzzo ha bisogno di svolta ambientalista
L'Abruzzo non può più permettersi una classe dirigente famelica e
incompetente che ci fa tornare indietro rispetto a tutti gli indicatori
sociale ambientali.
La perdita di 4 bandiere blu e' l'ennesimo danno che una cattiva gestione della cosa pubblica infligge all'immagine e all'economia abruzzese.
Emerge tristemente per l'ennesima volta il fallimento della politica regionale in campo ambientale e di tutela delle acque delegata da una politica debole e impreparata a super-direttori come Sorgi e Caputi di cui ho chiesto anche con una risoluzione il trasferimento ad altro incarico.
Tra un Piano di Tutela delle acque che posticipa al 2027 la riqualificazione dei nostri fiumi e un comitato VIA che autorizza progett sui fiumi che ne riducono al lumicino il flusso minimo vitale i nostri fiumi continuano a essere ridotti a cloache.
Se il fallimento della Giunta Chiodi e' totale, almeno pari e' la responsabilità di un centrosinistro che ha controllato attraverso i suoi amministratori le società di gestione del servizio idrico integrato.
Le SPA dell'acqua non solo hanno accumulato centinaia di milioni di debiti a causa di clientele, sprechi, corruzione ma non hanno nemmeno garantito depuratori ben funzionanti.
Candidare alle regionali i più famigerati esponenti del "partito dell'acqua" e' un'offesa al buon senso degli abruzzesi.
L'Abruzzo ha bisogno di un'autentica svolta ambientalista.
Maurizio Acerbo, candidato presidente Regione Abruzzo "Un'altra regione"
La perdita di 4 bandiere blu e' l'ennesimo danno che una cattiva gestione della cosa pubblica infligge all'immagine e all'economia abruzzese.
Emerge tristemente per l'ennesima volta il fallimento della politica regionale in campo ambientale e di tutela delle acque delegata da una politica debole e impreparata a super-direttori come Sorgi e Caputi di cui ho chiesto anche con una risoluzione il trasferimento ad altro incarico.
Tra un Piano di Tutela delle acque che posticipa al 2027 la riqualificazione dei nostri fiumi e un comitato VIA che autorizza progett sui fiumi che ne riducono al lumicino il flusso minimo vitale i nostri fiumi continuano a essere ridotti a cloache.
Se il fallimento della Giunta Chiodi e' totale, almeno pari e' la responsabilità di un centrosinistro che ha controllato attraverso i suoi amministratori le società di gestione del servizio idrico integrato.
Le SPA dell'acqua non solo hanno accumulato centinaia di milioni di debiti a causa di clientele, sprechi, corruzione ma non hanno nemmeno garantito depuratori ben funzionanti.
Candidare alle regionali i più famigerati esponenti del "partito dell'acqua" e' un'offesa al buon senso degli abruzzesi.
L'Abruzzo ha bisogno di un'autentica svolta ambientalista.
Maurizio Acerbo, candidato presidente Regione Abruzzo "Un'altra regione"
martedì 13 maggio 2014
Anche oggi D'Alfonso non ha risposto sul bancomat, ma ammette di essere prescritto
Anche oggi D'Alfonso non ha risposto sul bancomat, ma ammette di essere prescritto
Questa mattina nel corso del confronto televisivo presso l'emittente Antenna10 ho di nuovo posto a D'Alfonso la domanda a cui non si potrebbe sottrarre alcun politico in un paese civile.
Come campava senza prelevare somme dai propri conti o da quelli dei familiari e da dove venivano le somme invece versate in contanti sugli stessi conti?
Di nuovo D'Alfonso non ha risposto limitandosi al solito invito a leggere gli atti processuali, esercizio ovviamente difficile per i normali cittadini.
Su mia sollecitazione pero' D'Alfonso ha ammesso di non essere stato assolto da tutti i capi d'imputazione ma di aver beneficiato della prescrizione, un aspetto della vicenda giudiziaria che meriterebbe approfondimento.
E' un peccato che non vengano informati gli abruzzesi sui miracoli di economia domestica di cui e' stato capace il leader del centrosinistro abruzzese.
E' assai grave che D'Alfonso continui a non fornire chiarimenti comprensibili su vicende che sono molto più gravi dell'adulterio di Chiodi nella stanza 114.
E' indice poi di una diffusa e trasversale attitudine omertoso che sia soltanto il candidato di sinistra Maurizio Acerbo a porre domande di questo genere.
E' d'altronde evidente che i due schieramenti di centrodestra hanno gli armadi talmente pieni di scheletri che non si attaccano mai apertamente sulle cose serie limitandosi a esercitazioni di fumisterie programmatiche.
Maurizio Acerbo, candidato presidente Regione Abruzzo
"L'Agire intelligente del cuore per ri-governare la Regione"
"L'Agire intelligente del cuore per ri-governare la Regione"
Giovedì 15 maggio alle ore 17:30 presso l'auditorium "Renzo Piano" dell'Aquila si svolgerà l'iniziativa promossa dalla lista Un'Altra Regione con Acerbo nel corso della quale la candidata al Consiglio regionale Simona Giannangeli e il candidato presidente Maurizio Acerbo incontreranno i cittadini dell'Aquila e del comprensorio per discutere di beni comuni, diritti, sanità.
Interverranno al dibattito la dott.ssa Laura Natali, dirigente di medicina interna universitaria dell'Aquila, la prof.ssa Anna Tellini, presidenta associazione "La biblioteca delle donne Melusine", e la prof.ssa Serenella Ottaviano, docente IIS Leonardo Da Vinci - Ottavio Colecchi, assieme ad altri esponenti del mondo dell'associazionismo e dei movimenti.
DOMANI A L'AQUILA SPINELLI E OVADIA PER L'ALTRA EUROPA CON TSIPRAS RIFONDAZIONE COMUNISTA PARTECIPA CON MAURIZIO ACERBO
DOMANI A L'AQUILA SPINELLI E OVADIA PER L'ALTRA EUROPA CON TSIPRAS
RIFONDAZIONE COMUNISTA PARTECIPA CON MAURIZIO ACERBO
Con una prospettiva di sinistra alternativa a socialdemocratici e popolari, responsabili della costruzione neoliberista e antidemocratica dell'Unione Europea, l'Altra Europa con Tsipras mette al centro del proprio programma la fine delle politiche di austerity dettate dai trattati europei secondo gli interessi delle economie nazionali dominanti nell'UE, e la redistribuzione dei diritti, del lavoro, e del reddito a partire da un grande Piano Europeo per l'Occupazione.
Domani la città dell'Aquila sarà al centro dell'agenda della lista Tsipras, con l'iniziativa nazionale che si terrà alle ore 17:30 presso il parco del castello. Saranno presenti due autorevoli esponenti quali Barbara Spinelli e Moni Ovadia, che avranno modo di incontrare la cittadinanza e di discutere dei temi centrali riguardo il rapporto tra la città e l'UE, su tutti la proposta di sospensione del Fiscal Compact che incide sulle risorse per la ricostruzione imponendo il pareggio di bilancio anche per i paesi che affrontano situazioni di crisi economica e sociale.
Per Rifondazione Comunista tra gli altri sarà presente Maurizio Acerbo, candidato presidente di Un'altra Regione con Acerbo. Infatti, allo stesso modo che per le europee, per le elezioni regionali il PRC ha promosso la costruzione di una lista unitaria della sinistra e dei movimenti, alternativa tanto al centrodestra uscente del mal governo Chiodi quanto alla "larga coalizione di fatto" radunata dal candidato per noi insostenibile Luciano D'Alfonso, composta per larga parte da esponenti riciclati del centrodestra e di quello che abbiamo definito il "partito dell'acqua" responsabile del disastro di Bussi.
Per Rifondazione Comunista tra gli altri sarà presente Maurizio Acerbo, candidato presidente di Un'altra Regione con Acerbo. Infatti, allo stesso modo che per le europee, per le elezioni regionali il PRC ha promosso la costruzione di una lista unitaria della sinistra e dei movimenti, alternativa tanto al centrodestra uscente del mal governo Chiodi quanto alla "larga coalizione di fatto" radunata dal candidato per noi insostenibile Luciano D'Alfonso, composta per larga parte da esponenti riciclati del centrodestra e di quello che abbiamo definito il "partito dell'acqua" responsabile del disastro di Bussi.
Francesco Marola - segretario provinciale PRC
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