lunedì 5 marzo 2012

Primarie tra luci ed ombre


L'affermazione di Cialente nelle primarie di una parte del centrosinistra è un risultato prevedibile vista la sproporzione delle forze in campo. Vittorio Festuccia, indipendente, era infatti ufficialmente sostenuto solo da SeL con l'appoggio esterno di Rifondazione Comunista, che non ha sottoscritto il patto di coalizione per le primarie. In tal senso il 30% riportato da Festuccia va molto al di là della forza esprimibile da SeL e Rifondazione.

L'affermazione di Cialente appare netta solo senza considerare alcuni aspetti che meritano un giudizio più articolato su queste primarie.

Il primo è che queste primarie non risolvono i problemi in merito ai programmi e alla composizione dell'eventuale coalizione di centrosinistra. L'Italia dei Valori è al momento fuori dalla coalizione, Rifondazione Comunista sul merito dei programmi ha sollevato questioni su cui Cialente non ha dato ancora risposta. Il nostro appoggio esterno a Festuccia è stato infatti motivato dalla disponibilità dello stesso a portare dentro il dibattito i contenuti da noi proposti.

Con soli due candidati, le primarie non hanno saputo coinvolgere movimenti e comitati che potevano arricchire il confronto; una critica che fin dall'inizio Rifondazione Comunista ha posto e a cui il PD ha risposto blindandosi attorno alla candidatura di Massimo Cialente, favorendo una sterile collocazione antipartitica di alcune liste civiche.

Riguardo la partecipazione al voto, Cialente ha ottenuto circa 600 voti in più rispetto ai 2.900 che lo avevano visto vincitore 5 anni prima, quando era il candidato dei soli DS. La sensazione è quella di primarie un po' asfittiche e concentrate più sulla figura del sindaco in carica che sulla partecipazione ai programmi, quindi una personalizzazione che occulta i problemi.

Ci auguriamo che dopo queste primarie si possa finalmente discutere del merito dei programmi, rintracciando in essi l'unica strada che possa unire il centrosinistra per battere una destra, che nello specifico aquilano ha dimostrato tutta la sua subalternità al modello predatorio e spettacolare berlusconiano.


Marco Fars
Segretario regionale Partito della Rifondazione Comunista

Francesco Marola
Segretario provinciale Partito della Rifondazione Comunista

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