Finalmente le denunce di tanti cittadini sulla presenza di alloggi sfitti nel progetto CASE hanno trovato espressione nell’iniziativa dell’assessore Fabio Pelini. L’intervento ribadisce quello che Rifondazione Comunista denuncia ormai da oltre due anni: la macchina burocratica della SGE, oltre a consumare risorse sottratte alla città, è inefficiente e controporducente ai fini dell’assistenza alla popolazione.
Va messo fine al più presto al regime del commissariamento, più pesante nel comune dell’Aquila che negli altri comuni del cratere, perché solo il comune dell’Aquila tra tutti non dispone della facoltà di gestire direttamente le politiche abitative in tema di MAP e progetto CASE.
Si tratta al contempo di una questione di democrazia e di risparmio di denaro pubblico. Il tempo dell’emergenza è finito, l’assistenza passi definitivamente agli enti locali, e quindi ai cittadini, con fondi adeguati.
In quest’ottica la stabilizzazione dei precari del comune addetti agli uffici della ricostruzione e dell’assistenza alla popolazione diventa ancor più necessaria
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