lunedì 27 settembre 2010

INCHIESTA RIFIUTI: CHIODI CHIEDA SCUSA AGLI ABRUZZESI E SI DIMETTA

L'inchiesta giudiziaria che ha portato all'arresto, a quanto si apprende dalla stampa,
dell'imprenditore Di Zio e dell'Assessore Venturoni, intorno al caso della gestione
dell'azienda TEAM SpA., è probabilmente solo una delle metastasi di un cancro ben
più complesso ed articolato che affligge l'Abruzzo nel settore della gestione dei
rifiuti.
Il tentativo di abbassare la soglia del 40% di raccolta differenziata, quale condizione
per il via libera agli inceneritori, più volte annunciato dal Presidente Chiodi e da
Rifondazione Comunista fortemente contestato, chiama in causa una responsabilità
politica, prima ancora che giudiziaria, volta evidentemente a privilegiare gruppi di
potere e non l'interesse dei cittadini.
Ci auguriamo che l'inchiesta possa disvelare i perversi intrecci che hanno reso di fatto
l'impresa De.Co quasi monopolista del settore rifiuti della nostra Regione.
Chiodi è stato eletto da una minoranza di cittadini abruzzesi sull'onda dello scandalo
sanità. Considerata la Caporetto morale del suo centrodestra, farebbe bene a
dimettersi immediatamente, non prima però di aver scritto una lettera a Berlusconi
per chiedere la revoca della nomina del condannato Cicchetti e una lettera agli
abruzzesi con tante scuse.

Il Segretario regionale PRC
Marco Fars

Nessun commento:

Posta un commento