giovedì 18 ottobre 2012

FERRERO: «INACCETTABILE DIKTAT UNIONE EUROPEA, GOVERNO DISOBBEDISCA», PRONTI A MANIFESTAZIONE CONTRO RESTITUZIONE TASSE AL 100%

FERRERO: «INACCETTABILE DIKTAT UNIONE EUROPEA, GOVERNO DISOBBEDISCA»

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS, ha dichiarato:


«La sudditanza del Governo anche al più flebile starnuto della Commissione europea è sconcertante ed è un insulto alle popolazioni che hanno subito il terremoto e adesso devono subire anche l’Unione Europea e la Fornero. Evidentemente per il governo italiano il dramma delle popolazioni colpite dal terremoto è poca cosa rispetto ai vincoli della Commissione europea così prodiga, invece, di aiuti alle banche. Si avrebbe così oltre al danno del terremoto la beffa di dover pagare le tasse con cui lo stato italiano da aiuti alle banche private, a partire dai 2 miliardi stanziati per il Monte dei Paschi di Siena nella spending review. Ricordiamo inoltre che nella Legge 183 del 2011 è prevista la restituzione del 40 per cento delle tasse e dei contributi sospesi a seguito del terremoto,  per tanto è inaccettabile che oggi i terremotati siano chiamati a restituire il 100%. La città dell'Aquila ha una disoccupazione giovanile al 36%, cassa integrazione e mobilità a livelli record, un tessuto industriale letteralmente a pezzi dopo il terremoto che è precipitato nella crisi nelle condizioni peggiori; in questo contesto i provvedimenti di Inps e Inail voluti dal Governo sono indegni di un paese civile e un colpo  mortale alle popolazioni. Il governo deve disobbedire all’Unione Europea e garantire alle popolazioni il pieno rispetto degli impegni assunti dal Parlamento».


PRONTI AD UNA GRANDE MANIFESTAZIONE CONTRO LA RESTITUZIONE DEL 100% DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI      

La richiesta di Inps e Inail di restituzione al 100% dei contributi sospesi è l'ennesimo colpo che questo territorio subisce da parte del governo e del suo ministro alle politiche sociali, o meglio antisociali, Fornero. Come se non bastassero i tre anni e mezzo tra le macerie che i cittadini aquilani hanno vissuto e vivono a causa di procedure complicatissime, dovute a una filiera pensata nel 2009 che allo stato dell'arte vede la periferia partita a stento e il centro storico puntellato ma sostanzialmente fermo al 6 Aprile 2009. Capiamo adesso le considerazioni antropologiche dell'ex Prefetto Gabrielli sulla "capacità di reazione" delle popolazioni e le inquadriamo in un più generale e dannoso attacco alla nostra città e al suo territorio. Ci domandiamo, infatti, come possa il governo venire meno ad una legge del parlamento che individua nella cifra del 40% la quota di contributi da restiutiuire (legge183/11) per attuare anche nei confronti dei terremotati aquilani le ormai consuete politiche antisociali per cui è tristemente noto. La città dell'Aquila è in piena crisi occupazionale, i dati vedono la disoccupazione giovanile al 36%, migliaia in cassa integrazione e mobilità,  il tessuto industriale è alla dismissione e il terremoto ha colpito più duramente proprio le aziende e i cittadini che sono soggetti dei provvedimenti di Inps e Inail voluti dal governo.  Gli aquilani non accetteranno un diverso trattamento rispetto a quello avuto da altre popolazioni. La comunità cittadina e del cratere saprà reagire a questo schiaffo. Il Prc è pronto ad una grande manifestazione e sarà come sempre tra la gente e i lavoratori per opporsi a questa politica antipopolare ed antiaquilana del ministro Fornero.

Goffredo Juchich
Segretario Comunale PRC L'Aquila circolo "A. Casamobile"

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