giovedì 10 dicembre 2009

FERRERO - PRC: TERREMOTO, DEL TUTTO INSUFFICIENTE LA SOSPENSIONE DELLE TASSE PER IL 2010 SENZA MISURE IN LINEA CON PRECEDENTI UMBRIA E MARCHE

Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale PRC-SE

Dopo le numerose passerelle ad uso mediatico, continuano le promesse mancate del Governo, che prosegue senza pudore a considerare i cittadini aquilani terremotati di serie B. Dopo aver più volte annunciato interventi sulla sospensione e la restituzione delle tasse in linea con quanto fatto per altri terremoti e calamità naturali, i terremotati aquilani vivono oggi con la speranza che l’ennesimo annuncio fatto da Bertolaso – sospensione del versamento dei tributi per il prossimo anno – trovi concretezza in un decreto ad hoc.
Ma la proroga della sospensione del pagamento delle tasse per il 2010, senza alcuna garanzia sui tempi e sull’entità della restituzione, è davvero ben poca cosa. La strategia messa in campo dal Governo, d’altra parte, è sempre la stessa: dalla politica degli annunci alla realizzazione concreta delle promesse è come passare dal giorno alla notte.
Alcuni esempi: il ministro Gelmini annunciò in una sua visita a L’Aquila che i tagli previsti sul personale della scuola, almeno per quest’anno, avrebbero risparmiato il territorio colpito dal terremoto.
Così non è stato, e centinaia di precari della provincia aquilana sono rimasti senza lavoro.
E’ stato detto fino allo sfinimento che entro l’inverno tutti gli sfollati avrebbero avuto una casa: a dicembre inoltrato, sono ancora 19 mila gli aquilani sulla costa e quasi tremila i nuclei familiari senza prospettive, abbandonati ad un’autonoma sistemazione forzata.
Il Governo ponga fine a questa offensiva speculazione sulla pelle dei terremotati e sulle tasse si comporti con il popolo del cratere aquilano come avvenuto con i cittadini di Umbria e Marche: inizio della restituzione non prima di 5 anni, nella misura del 40% del dovuto e dilazionata in 120 rate.

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