I sottoscritti Antonio Saia Consigliere regionale del Partito dei Comunisti Italiani e Maurizio Acerbo Consigliere regionale di Rifondazione Comunista.
Premesso che
l’azienda per il Diritto allo Studio dell’Aquila nei giorni scorsi ha assunto un grave provvedimento punitivo nei confronti di 8 studenti;
Tale provvedimento consiste nell’espulsione dalla nuova Casa dello Studente e della revoca dell’assegno di studio agli 8 studenti, pena comminata per il solo fatto di aver fumato una sigaretta presso la Sala Studio della struttura, e nei giorni precedenti era stata espulsa una ragazza per aver usato un fornellino elettrico.
Sottolineato che
le più comuni regole giuridiche dovrebbero insegnare a tutti che la pena deve essere sempre commisurata alla irregolarità commessa, mentre nel caso specifico vi è una enorme ed evidente sproporzione.
Rilevato infine che
alcuni degli 8 studenti, così severamente puniti, sono extracomunitari, potrebbe nascere il sospetto che sulla decisione abbia potuto incidere anche una discriminazione di tipo razzista.
INTERPELLANO
il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore regionale per il Diritto allo Studio, per sapere:
1. Se sono a conoscenza dei fatti rappresentati e quale giudizio esprimono sul comportamento assunto dagli organi di gestione dell’Azienda per il diritto allo Studio dell’Aquila.
2. Se la decisione presa sia un atto personale del direttore dell’Azienda per il diritto allo Studio dell’Aquila o se esso sia stato un provvedimento firmato da tutto il cda.
3. Se non ritengano che le pene inflitte agli 8 studenti ed alla ragazza siano assolutamente ed incomprensibilmente sproporzionate alla natura delle irregolarità commesse (che certo non si possono considerare come reato).
4. Se non ritengano opportuno ed urgente intervenire nei confronti della dirigenza dell’Azienda per il Diritto allo Studio dell’Aquila per chiedere la revoca immediata del provvedimento assunto nei confronti degli 8 studenti e della ragazza, e il ripristino nei loro confronti delle provvidenze revocate (se nel caso trasformando i provvedimenti punitivi in ammenda, certamente molto più lieve e comunque commisurata alle lievi irregolarità commesse).
L’Aquila, 02/03/2011
Il consigliere dei Comunisti Italiani
Antonio Saia
Il consigliere di Rifondazione Comunista
Maurizio Acerbo
Premesso che
l’azienda per il Diritto allo Studio dell’Aquila nei giorni scorsi ha assunto un grave provvedimento punitivo nei confronti di 8 studenti;
Tale provvedimento consiste nell’espulsione dalla nuova Casa dello Studente e della revoca dell’assegno di studio agli 8 studenti, pena comminata per il solo fatto di aver fumato una sigaretta presso la Sala Studio della struttura, e nei giorni precedenti era stata espulsa una ragazza per aver usato un fornellino elettrico.
Sottolineato che
le più comuni regole giuridiche dovrebbero insegnare a tutti che la pena deve essere sempre commisurata alla irregolarità commessa, mentre nel caso specifico vi è una enorme ed evidente sproporzione.
Rilevato infine che
alcuni degli 8 studenti, così severamente puniti, sono extracomunitari, potrebbe nascere il sospetto che sulla decisione abbia potuto incidere anche una discriminazione di tipo razzista.
INTERPELLANO
il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore regionale per il Diritto allo Studio, per sapere:
1. Se sono a conoscenza dei fatti rappresentati e quale giudizio esprimono sul comportamento assunto dagli organi di gestione dell’Azienda per il diritto allo Studio dell’Aquila.
2. Se la decisione presa sia un atto personale del direttore dell’Azienda per il diritto allo Studio dell’Aquila o se esso sia stato un provvedimento firmato da tutto il cda.
3. Se non ritengano che le pene inflitte agli 8 studenti ed alla ragazza siano assolutamente ed incomprensibilmente sproporzionate alla natura delle irregolarità commesse (che certo non si possono considerare come reato).
4. Se non ritengano opportuno ed urgente intervenire nei confronti della dirigenza dell’Azienda per il Diritto allo Studio dell’Aquila per chiedere la revoca immediata del provvedimento assunto nei confronti degli 8 studenti e della ragazza, e il ripristino nei loro confronti delle provvidenze revocate (se nel caso trasformando i provvedimenti punitivi in ammenda, certamente molto più lieve e comunque commisurata alle lievi irregolarità commesse).
L’Aquila, 02/03/2011
Il consigliere dei Comunisti Italiani
Antonio Saia
Il consigliere di Rifondazione Comunista
Maurizio Acerbo
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