giovedì 10 giugno 2010

Tasse e zona franca: dagli aquilani in consiglio regionale un silenzio assordante. Mercoledì 16 manifestazione cittadina



Ha davvero del clamoroso l’atteggiamento del Governo nei confronti del popolo aquilano: dopo tanti squilli di tromba e rulli di tamburi nella manovra correttiva le Zone franche vengono trasformate in “Zone a Burocrazia Zero”: non si tratta di una semplice variazione nominalistica come potrebbe apparire, si cancellano invece gli sgravi fiscali e contributivi per 5 anni, sostituiti da un iter procedurale semplificato per chi vuole aprire una nuova attività. In pratica, un altro duro colpo per le imprese già esistenti.
Per non parlare della questione tasse e contributi: dal primo luglio i cittadini, senza più casa, né lavoro pagheranno al fisco IRPEF, IRAP, TARSU, ICI, Bollo auto, utenze arretrate oltre all’intera restituzione entro l’anno di quelle non versate nei primi sei mesi del 2010. In più quelle del 2009 suddivise in 60 mensilità, restituite al 100% con una disparità talmente evidente rispetto ai terremoti passati che il Governo si dovrebbe solo vergognare.
Ma di fronte a questa incredibile umiliazione che si va configurando di giorno in giorno sorprende non poco il silenzio assordante degli aquilani in consiglio regionale: riusciranno ad avere un sussulto d’orgoglio e a fare massa critica insieme a tutte le forze politiche e sociali, senza distinzioni di schieramento? Ce lo auguriamo, perché la posta in gioco è drammaticamente importante: è la possibilità stessa per la nostra città ad esistere che viene messa in serio dubbio da una classe politica miope ed egoista.

Fabio Pelini - Segretario provinciale PRC



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