Giovedì scorso, 20 maggio, sul quotidiano il Messaggero è apparso un articolo contenente dichiarazioni alquanto bellicose del manager della ASL Giancarlo Silveri. Eccovi un estratto:
la guerra per le CaseMatte, avamposto del comitato 3e32, sembra essere cominciata. Cosa vuole davvero il comitato? Si chiede qualcuno. Il manager sembra però aver esaurito la sua dose di pazienza. “Non si può continuare a consentire questo uso abusivo degli spazi. Sarebbe un pericoloso precedente, senza contare i problemi che avrei a giustificare questa cosa con l’erario”. Di qui la segnalazione agli enti preposti della situazione al fine di far sgomberare l’area di CaseMatte. In sostanza la Asl ha presentato un esposto in procura.
Insieme al nostro consigliere comunale Enrico Perilli ho inviato immediatamente un comunicato alla stampa che però nessun giornale ha pubblicato (cosa che mi accade praticamente sempre quando intervengo sulle questioni del post-terremoto):
Gravi dichiarazioni manager ASL Aquila
Le dichiarazioni del direttore generale della ASL Giancarlo Silveri apparse oggi su alcuni organi di stampa sono inaccettabili.
Il “manager” preannuncia lo sgombero delle CaseMatte, cioè l’ex-baretto dell’ex-ospedale psichiatrico di Collemaggio, che i giovani del Tre e Trentadue hanno trasformato in questi mesi in un prezioso punto di riferimento sociale e culturale.
Ricordiamo che il 3e32 occupò la struttura dandone comunicazione all’allora “manager” Marzetti che, prima di essere dimissionato, aveva intrapreso una procedura per legittimare sul piano amministrativo l’utilizzazione di uno stabile abbandonato per fini sociali.
L’occupazione rimane “abusiva” perché il manager nominato dal centrodestra non ha attivato nessuna procedura per la regolarizzazione di CaseMatte.
E’ gravissimo che Silveri invece di procedere alla regolarizzazione di un’esperienza nata, vorremmo ricordarlo dentro l’emergenza post-terremoto, abbia presentato un esposto alla magistratura richiedendo lo sgombero.
Ci domandiamo se Chiodi, Giuliante, Ricciuti, De Matteis e il resto degli sponsor di Silveri siano a conoscenza della decisione del “manager”.
Chiediamo l’immediato intervento del Sindaco e della Giunta Regionale per bloccare un’iniziativa liberticida e priva di senso in una città che dopo il terremoto soffre per la perdita dei luoghi della socialità e dell’aggregazione.
Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC
Enrico Perilli, consigliere comunale PRC L'Aquila
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