lunedì 16 dicembre 2013

RIFONDAZIONE COMUNISTA CHIAMA ALLA MOBILITAZIONE CONTRO LA RIPERIMETRAZIONE DEL PARCO SIRENTE VELINO. IN 150 MILA HANNO FIRMATO CONTRO, RICCIUTI RITIRI LA PROPOSTA


Rifondazione Comunista chiama alla massima mobilitazione domani martedì 17 dicembre alle ore 10, in occasione della presentazione della proposta di legge del consigliere regionale ex PDL, ora Forza Italia, Luca Ricciuti sulla riperimetrazione del Parco Sirente Velino, che sottrarrebbe al Parco un'area di quasi 400 ettari.

In pochi giorni una petizione on line sul sito Avaaz ha raccolto ben 150 mila firme (non poche!) di cittadini e cittadine contrari, che da sole dovrebbero essere sufficienti a far ritirare la proposta al consigliere Ricciuti. Rifondazione Comunista, assieme alle associazioni ambientaliste, da tempo sta tenendo alta l'attenzione sulla vicenda, e in consiglio regionale il consigliere Maurizio Acerbo farà ostruzionismo a oltranza.

La proposta di Ricciuti è volta a favorire nuove operazioni edilizie nell'area che è oggi del parco e ad ampliare la zona di caccia. Ciò asseconda logiche private per interessi di breve periodo, senza alcuna lungimiranza né interesse generale per il territorio. Inoltre, come ha evidenziato la stessa presidenza del Parco Sirente Velino in una conferenza stampa, la proposta di Ricciuti esporrebbe a una procedura di infrazione da parte dell'Unione Europea, che ha finanziato interventi di tutela riguardanti l'area del Parco interessata dal ridimensionamento, procurerebbe dunque un grave danno elariale a carico della regione e dunque dei cittadini.

La difesa del parco non è solo una questione di principio riguardo la conservazione di specie animali e vegetali preziosissime, patrimonio di inquantificabile valore, è anche una questione di vocazione economica del nostro territorio, quella del turismo della qualità ambientale, come dimostra lo stesso successo della petizione online a difesa del Parco.

Interventi fin troppo impattanti sono già stati effettuati all'interno del Parco, ovvero la galleria di Serralunga e il relativo raccordo stradale, che secondo il parere di alcuni naturalisti hanno in parte modificato l'assetto idrogeologico della piana di Campo Felice. Al contrario di ciò che intende la proposta di Ricciuti, bisogna valorizzare maggiormente il Parco, rafforzare la tutela, lavorare sulla promozione turistica e lo sviluppo ecosostenibile.

Francesco Marola segretario provinciale PRC

domenica 15 dicembre 2013

PESCASSEROLI: NO ALLA CITTADINANZA ONORARIA A GIANNI LETTA

No! alla Cittadinanza Onoraria a GIANNI LETTA! Rifondazione Comunista di Pescasseroli, è NETTAMENTE CONTRARIA al conferimento della cittadinanza onoraria a Gianni Letta! Letta è un uomo di parte, principale protagonista, insieme a Berlusconi, della storia politica italiana dell'ultimo disastroso “ventennio”, storia politica segnata da un generale impoverimento della condizioni di vita di milioni di italiani e da un forsennato attacco ai diritti dei Lavoratori. La cittadinanza a Gianni Letta è un atto inutile e inopportuno. Divide la comunità di Pescasseroli e colloca l'amminisrazione comunale, tradendo la sua connotazione civica, nella sfera politica del centro Destra!

venerdì 13 dicembre 2013

RISCHIO DISSESTO IDROGEOLOGICO: URGENTE INTERVENIRE SUL FOSSO DELLE PESCINE TRA PIZZOLI E ARISCHIA

Il IX congresso nazionale di Rifondazione Comunista ha assunto all'unanimità l'ordine del giorno proposto dalla federazione provinciale dell'Aquila su grandi opere e messa in sicurezza del territorio: deviare i fondi stanziati per la TAV, "grande opera" inutile alla popolazione della Val Susa, per la ricostruzione dei territori terremotati. Al contempo il PRC propone di destinare i miliardi di euro stanziati per le spese militari degli F-35 alla messa in sicurezza del territorio, con un grande intervento pubblico che sia al contempo occasione di lavoro.

Quello della messa in sicurezza del territorio è un problema non più rinviabile: il disastro che ha da poco colpito la Sardegna e nella nostra regione la zona urbana di Pescara sono solo l'ultimo doloroso capitolo di una tragedia annunciata, che non è mero effetto di calamità naturali. Spesso la parte più rilevante della responsabilità è da attribuire all'opera umana, nello specifico alla selvaggia attività di cementificazione da parte di costruttori senza scrupoli e alle avventate concessioni edilizie opera di amministrazioni conniventi. Così è stato per l'alluvione del Pescara, dovuto alla cementificazione della zona naturale di esondazione per far posto alla realizzazione del centro commerciale Megalò.

Questo pericolo continuo è sotto gli occhi di tutti e riguarda diversi Comuni della provincia dell'Aquila. Recentemente un comitato formato da cittadini residenti tra Arischia (frazione dell'Aquila) e il comune di Pizzoli hanno richiamato l'attenzione sul rischio di alluvione e smottamento che minaccia l'area denominata "fosso delle Pescine"  e la sottostante via Arischia, ed hanno sollecitato l'intervento del nostro consigliere comunale di Pizzoli Giulio Giorgi, il quale assieme al consigliere regionale Maurizio Acerbo ha interessato l'assorato regionale competente, che a sua volta è intervenuto celermente per un sopralluogo con la propria struttura tecnica, constatando la gravità della situazione.

L'area in questione, all'interno del PAI, è classificata come area dal massimo rischio idrogeologico, detto R4. Già nel 2007 un’intenso evento metereologico, per fortuna di breve durata, arrecò gravissimi danni alla zona urbanizzata all’interno dell’area e in tutto il Comune. Finora gli interventi amministrativi volti alla messa in sicurezza sono stati del tutto infruttuosi. E' intenzione del PRC tramite il proprio consigliere comunale verificare quali siano stati i motivi di tale inefficienza, e al contempo sollecitare lo stanziamento di fondi da parte della Regione o delle autorità preposte per l'urgente opera di messa in sicurezza di un'area nella quale è a rischio l'incolumità di molte persone.

Francesco Marola - segretario provinciale PRC L’Aquila

applicazione del piano anticorruzione, prevedendo la rotazione periodica dei dirigenti e di tutti i ruoli sensibili




Le intercettazioni delle conversazioni dell'ex assessore alle opere pubbliche Ermanno Lisi con  imprenditori, tecnici comunali e professionisti aquilani,  rese note da un  giornale on line, seppure archiviate dalla magistratura e senza rilevanza penale, dimostrano in maniera abbastanza evidente un quadro poco chiaro nella rete di relazioni tra i soggetti incaricati di gestire il flusso di risorse da impegnare nella ricostruzione e ambienti economici e delle professioni. Si pone chiaramente la necessità di riproporre la questione morale come elemento essenziale nella vita pubblica cittadina. Per farlo l'amministrazione anticipi l'applicazione del piano anticorruzione, prevedendo la rotazione periodica dei dirigenti e di tutti i ruoli sensibili impedendo così, di fatto, l'eventuale creazione di zone d'ombra e di connivenza. Rifondazione Comunista nella nostra città da sempre è impegnata nella battaglia per la trasparenza e il rispetto delle regole, come dimostrano le nostre storiche battaglie sui puntellamenti, sulle convenzioni urbanistiche e soprattutto contro le sacche di interesse e di rendita composte da settori della macchina comunale e ambienti imprenditoriali. Negli anni lo spostamento di dirigenti è stato spesso solo il frutto delle nostre denunce. Appare evidente che oggi nessuno può girare la testa dall'altra parte. L'Aquila nel momento più difficile della sua storia chiede con forza che la buona politica, quella che si scontra quotidianamente con questo tessuto d'interessi trasversali, smantelli una  volta per tutte questo sistema, che nelle intercettazioni dell'informativa della polizia viene definito "mafia interna", e restituisca ai livelli regolarmente eletti la possibilità di amministrare in modo trasparente e nel rispetto dell'interesse comune.

Goffredo Juchich
Segretario Comunale Prc Circolo "A Casamobile"

Enrico "Chico" Perilli
Capogruppo Prc L'Aquila

lunedì 2 dicembre 2013

TRAFFICO IMMIGRATI: Di PIRRO CRIMINE CONTRO UMANITA'








Con l'operazione denominata Fake Job oltre ad essere stata sgominata una banda di spregiudicati trafficanti  di esseri umani, e stato scoperto nella Marsica, e non è la prima volta che accade, il volto più crudele dello sfruttamento dell'immigrazione clandestina. La Marsica diventa spesso il territorio adatto a questo crimine. Alcuni imprenditori senza scrupoli con la complicità di immigrati ben radicati nel territorio marsicano, attuano il crimine legato al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Falsi contratti di lavoro con relativo visto di ingresso in Italia in cambio di cospicue somme di denaro.E' questa la nuova forma di schiavitù legata al traffico illegale e crudele degli esseri umani. Una umanità sofferente, umiliata e calpestata in nome del profitto e del denaro.Oltre a calpestare la dignità umana, questa attività criminale infligge un colpo mortale alle tantissime aziende agricole marsicane che, nel rispetto delle regole e delle leggi sull'immigrazione, offrono possibilità di integrazione e lavoro ai tanti migranti diventati ormai parte integrante della filiera agricola marsicana. Queste aziende sane, che generano economia e producono ricchezza sono danneggiate sul mercato del lavoro, hanno maggiori costi nel reperire la manodopera e diventano sempre di più meno competitive con le aziende che praticano procedure illegali nell'accesso alla forza lavoro. Rifondazione Comunista Marsica Alto Sangro condanna senza appello il traffico illegale di esseri umani e il continuo ricorso a pratiche criminale che danneggiano le tante aziende, che nella più assoluta legalità, operano nella Marsica.


Silvano Di Pirro
Segretario Prc Marsica Alto Sangro

Con l' operazione denominata Fake Job oltre ad essere stata sgominata una banda di spregiudicati trafficanti di esseri umani, e' stato scoperto anche nella Marsica, e non e' la prima volta che accade, il volto piu' crudele dello sfruttamento del fenomeno della immigrazione clandestina". - See more at: http://www.asipress.it/notizia_dettaglio.asp?id=13186#sthash.rkiRZTNk.dpuf

Con l' operazione denominata Fake Job oltre ad essere stata sgominata una banda di spregiudicati trafficanti di esseri umani, e' stato scoperto anche nella Marsica, e non e' la prima volta che accade, il volto piu' crudele dello sfruttamento del fenomeno della immigrazione clandestina". - See more at: http://www.asipress.it/notizia_dettaglio.asp?id=13186#sthash.rkiRZTNk.dpuf
ffCon l' operazione denominata Fake Job oltre ad essere stata sgominata una banda di spregiudicati trafficanti di esseri umani, e' stato scoperto anche nella Marsica, e non e' la prima volta che accade, il volto piu' crudele dello sfruttamento del fenomeno della immigrazione clandestina". - See more at: http://www.asipress.it/notizia_dettaglio.asp?id=13186#sthash.rkiRZTNk.dpuf
Con l' operazione denominata Fake Job oltre ad essere stata sgominata una banda di spregiudicati trafficanti di esseri umani, e' stato scoperto anche nella Marsica, e non e' la prima volta che accade, il volto piu' crudele dello sfruttamento del fenomeno della immigrazione clandestina". - See more at: http://www.asipress.it/notizia_dettaglio.asp?id=13186#sthash.rkiRZTNk.dpuf
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